
Mentre la diplomazia è al lavoro a Riad, dove sono cominciati i colloqui tra Ucraina e Stati Uniti, dal fronte di guerra sono giunte notizie di massicci attacchi con droni, sia russi che ucraini, di riconquiste da entrambi i contendenti, con vittime civili e danni a infrastrutture.
Nella notte, una pioggia di droni russi ha colpito Kiev, con un bilancio di tre morti, tra cui un padre e sua figlia di 5 anni, e altre dieci feriti, tra cui un bambino di meno di un anno, secondo il bilancio aggiornato postato su Telegram dalle autorità militari locali. Le foto pubblicate sui social media hanno mostrato che diversi quartieri di Kiev sono stati presi di mira da questi attacchi, colpendo in particolare edifici residenziali e causando gravi incendi.
Alla luce di questo nuova raid massiccio, il presidente Volodymyr Zelensky ha nuovamente chiesto «più sistemi di difesa aerea e un reale supporto» dall’Occidente, oltre a fare «pressione» su Mosca affinchè «metta fine» all’invasione. Il ministro degli Esteri, Andrii Sybiga, ha denunciato il «terrore sistematico» della Russia che «mina gli sforzi di pace».
Successivamente, l’esercito ucraino ha annunciato di aver riconquistato il piccolo villaggio di Nadia, nella regione orientale di Lugansk, un raro successo sul campo per le forze armate di Kiev in una zona quasi interamente controllata dalla Russia.
L’Ucraina ha poi risposto ai bombardamenti russi, prendendo di mira obiettivi militari ed energetici con raid che hanno causato danni a impianti e più vittime. Nella regione di Rostov, nella Russia sudoccidentale, un uomo è morto in un attacco con drone alla sua auto, ha riferito il governatore regionale, Yury Slyusar. Sul suo canale Telegram, ha detto di aver decretato lo stato di emergenza nell’area in cui i droni ucraini si sono schiantati, «sul Don e nei distretti di Salsk, Tarasovsk e Morozovo fino a quando non saranno eliminate tutte le conseguenze degli attacchi respinti».
Nella regione di Belgorod, una donna è stata uccisa da un drone ucraino caduto su una macchina a bordo della quale la madre viaggiava con sua figlia, nel villaggio di Novostroyevka-Pervaya, nel distretto di Graivoron. «La cosa peggiore è accaduta quando la madre è morta per le ferite sul colpo prima dell’arrivo dei medici. La figlia della donna deceduta, che era al volante, è rimasta gravemente ferita. La vittima con amputazione traumatica della gamba è stata portata all’ospedale distrettuale centrale di Graivoron», ha detto il governatore Vyacheslav Gladkov, secondo quanto riportato da Interfax.
Nel mirino di Kiev c'è stata anche la regione di Zaporizhzhia, dove le forze ucraine hanno attaccato una sottostazione elettrica nel distretto di Polohy, lasciando più di 11 mila abbonati senza elettricità. «Dopo un massiccio bombardamento di artiglieria da parte del nemico, una sottostazione elettrica nel distretto di Polohy è stata danneggiata. I residenti di Polohy, i villaggi distrettuali di Inzhenerne, Franko, Ukrainske, Polohy - e si tratta di più di 11mila abbonati - sono rimasti senza alimentazione elettrica», ha scritto su Telegram il vicegovernatore della regione, Anton Titsky. Nello stesso distretto di Polohy, un paramedico di 54 anni è rimasto ucciso in quello che il ministero della Salute russo ha definito «un attacco mirato di droni condotto da militanti ucraini su un’ambulanza». Il team medico colpito era diretto al domicilio di un paziente.
Infine, le forze russe hanno riferito di aver conquistato la città di Sribne (o Sribnoye), sempre nell’Ucraina orientale. Secondo il ministero della Difesa, le truppe hanno colpito le infrastrutture dell’aeroporto militare, i centri di addestramento degli operatori di veicoli aerei senza pilota, le loro officine di produzione e i siti di stoccaggio, nonchè le concentrazioni di manodopera e attrezzature delle forze armate ucraine e dei mercenari stranieri in 138 distretti nelle ultime 24 ore.
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