
L’Ue ha deciso di sospendere per novanta giorni i dazi decisi ieri contro i prodotti americani. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Con la decisione di oggi, ha spiegato il portavoce dell’esecutivo Ue per il Commercio, Olof Gill, la Commissione europea ha deciso di rinviare l’intera lista di controdazi approvata ieri in risposta alle tariffe ordinate da Donald Trump su acciaio e alluminio.
«Gli Stati membri ci hanno dato il mandato per procedere, ma questo non significa un’attivazione automatica delle misure», ha precisato il portavoce, indicando che - fino all’annuncio di Trump sulla pausa di 90 giorni - l’intenzione di Bruxelles era «di pubblicare l’atto legale che avrebbe fatto scattare i dazi la prossima settimana» in tre fasi: 15 aprile, 16 maggio e primo dicembre.
«Ora abbiamo premuto sul pulsante pausa: il lavoro di preparazione» per rispondere invece ai dazi reciproci di Trump «prosegue, ma finché siamo in pausa non annunceremo né presenteremo nulla», ha evidenziato il portavoce Ue.
Intanto, le Borse europee rallentano il passo a metà mattina rispetto ai rialzi spumeggianti di avvio seduta. Milano sale del 6%, Francoforte del 5,3%, Parigi del 5,1% e Londra del 4,2% mentre a New York, dopo la sbornia di ieri legata all’euforia per la sospensione dei dazi, gli investitori tornano a fare i conti con le ferite impresse da una guerra commerciale per ora solo rimandata e dall’imprevedibilità del presidente Donald Trump.
I future sul Nasdaq sono infatti in calo del 2,3% e quelli sull'S&P 500 dell’1,9% mentre anche il dollaro soffre, con l'euro in rialzo dello 0,8% a 1,1 sulla moneta verde.
Il rimbalzo dei mercati azionari - in Asia Tokyo ha chiuso con un balzo del 9,1%, Seul del 6,6% e Hong Kong del 2,2% - viene accompagnato dalla corsa dell’oro (+2,1% a 3.107 dollari), bene rifugio per eccellenza, e dal tonfo del petrolio, che torna a scendere sui timori di un rallentamento della crescita globale (-2,5%, con il Wti a 60,8 dollari al barile) e in particolare cinese, che deve fare i conti con dazi al 125% da parte degli Usa.
Lo yuan si è portato ai minimi dal 2007 sul dollaro, con la banca centrale cinese (Pboc) che sta agevolando la svalutazione della sua moneta per difendere le esportazioni.
In calo anche i rendimenti dei Treasury (-4 punti base al 4,28%), che tornano a fungere da 'porto sicuro' dopo le tensioni degli ultimi giorni.
Deboli i bond in Europa, con i trader che riducono le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Bce.
A Piazza Affari tirano la volata Interpump (+10,5%), Nexi (+10%), Fineco (+9,6%), Prysmian (+9,4%) e Unicredit (+9,3%).
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