
Una quarantina di persone, tra cui magistrati, appartenenti alle forze dell’ordine e funzionari di varie prefetture, sono indagati nell’ambito di un nuovo filone dell’inchiesta della procura di Genova sulla Tirrenia-Compagnia italiana di navigazione, che ha portato al sequestro di 3 traghetti. La procura ipotizza il reato di corruzione: i funzionari avrebbero viaggiato a bordo delle navi della compagnia gratis con carte "gold" fornite dalla società.
Corruzione: traghetti non a norma, al via gli interrogatori a Genova
Al via mercoledì gli interrogatori dei 13 indagati tra ufficiali della capitaneria di porto e dipendenti della società marittima Cin-Tirrenia per i quali il pm Walter Cotugno ha chiesto la misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta che ha portato al sequestro di tre traghetti Cin.
L’indagine era partita nel 2023 da un’ipotesi di frode nelle pubbliche forniture in relazione a parte dei fondi che Cin ha ottenuto dal ministero dei Trasporti per garantire la continuità territoriale con i propri traghetti sulla linea Genova-Porto Torres. Per gli inquirenti, però, le navi della società erano prive dei requisiti fissati dalla normativa internazionale in materia ambientale: alcuni componenti dei motori principali e dei diesel generatori di corrente sarebbero stati manomessi o sostituiti con pezzi di ricambio non originali e, quindi, non conformi alle norme, che sarebbero state aggirate con attestazioni fasulle.
Nella tesi della procura, era questo la stratagemma utilizzato dalla compagnia per evitare il fermo della navigazione, almeno fino a quando - un anno fa - le irregolarità sono emerse. Da quel momento la compagnia ha collaborato con gli inquirenti e sanato la situazione.
Le richieste fatte dal pm alla gip che, in base alla nuova legge sulla custodia cautelare, prevedono che l’interrogatorio preceda l’emissione della misura, sono di due arresti domiciliari e di undici di misure interdittive: le contestazioni riguardano il falso, ma anche la corruzione. A questo proposito, i militari del nucleo di polizia economica e finanziaria e la stessa guardia costiera avevano scoperto che, in molti casi, in cambio ai funzionari compiacenti sarebbero stati regalati i biglietti per viaggi verso le isole.
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