Nella puntata andata in onda ieri sera, Le Iene sono tornate a occuparsi del cosentino Davide Barzan, figura diventata ricorrente nelle trasmissioni televisive legate all’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini. Presente su vari canali, dalla Rai a Mediaset, Barzan ha assunto un ruolo di rilievo nel dibattito pubblico attorno al caso, partecipando come consulente dei familiari della vittima.
La trasmissione si è chiesta chi sia realmente Davide Barzan. Sebbene si presenti come esperto in materia giuridica e criminalista, il servizio ha portato alla luce una serie di segnalazioni secondo cui avrebbe raccontato storie false a conoscenti, compresi presunti guadagni al Superenalotto e il tentativo di acquistare il Cosenza Calcio.
Dubbi e denunce in passato
Nel servizio realizzato dagli inviati Gaston Zama e Marco Occhipinti, già protagonisti di un precedente approfondimento, sono emersi ulteriori dettagli. In particolare, la moglie di Louis Dassilva – quest’ultimo attualmente detenuto – ha sollevato dubbi sul ruolo di Barzan, che inizialmente avrebbe assunto come consulente legale, salvo poi denunciarlo per esercizio abusivo della professione. Secondo la donna, Barzan avrebbe fornito consulenze pur non essendo abilitato alla professione forense, circostanza confermata dallo stesso durante l’intervista.
La seconda parte del servizio ha approfondito il periodo in cui Barzan viveva a Cosenza. In quel contesto, secondo quanto ricostruito, avrebbe simulato importanti vincite al gioco, emesso assegni scoperti e ingannato anche persone a lui vicine con promesse di lavoro o investimenti inesistenti. Alcuni episodi, pur non sfociando in condanne definitive, sarebbero stati archiviati per prescrizione.
Caricamento commenti