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Consiglio dei ministri a Reggio, protestano alcune associazioni di Catanzaro

Giuseppe Conte

Protestano le associazioni cittadine di Catanzaro in vista del Consiglio dei ministri che si terrà domani a Reggio Calabria. Catanzaro Nel Cuore, Cara Catanzaro, Petrusinu Ogni Minestra, Catanzaro in Movimento, Fare per Lido, Catanzaro è la mia Città, Mirabilia, Unite ad Arte, invitano il sindaco Abramo e la deputazione nazionale catanzarese "a non presenziare a quello che senza ombra di dubbio è l'ennesimo sgarbo istituzionale alla città di Catanzaro in quanto Capoluogo della Regione Calabria.

Pertanto - si legge in un documento - invitiamo gli onorevoli: Wanda Ferro, Antonio Viscomi, Paolo Parentela, Laura Granato, Gelsomina Vono a non recarsi nella citta' dello Stretto.Aver organizzato il Consiglio dei Ministri non nella sede deputata che è il capoluogo, bensì nella città di Reggio, dimostra per l'ennesima volta quanto il senso delle regole sia poco considerato proprio da chi dovrebbe rappresentare ai massimi livelli la prassi istituzionale".

Nel documento si osserva che "il premier Conte arriverà alle ore 13 con i suoi ministri in riva allo Stretto per discutere e approvare il "decreto Calabria", dunque un affare che riguarda l'intera regione e non una singola città".

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1 Commento

Leonardo

17/04/2019 15:39

Personalmente ritengo strumentale la presa di posizione delle associazioni che hanno voluto protestare contro la decisione di tenere il Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria. La massima assise di rappresentanza politica dei calabresi, il Consiglio Regionale, organo legislativo da cui discendono le scelte ed i destini della comunità calabrese rappresentato dai Consiglieri Regionali, sia di maggioranza che di minoranza, eletti da tutti i Calabresi, ha la propria sede legittima a Reggio Calabria e pertanto é pienamente giusta la scelta del Governo di tenere in quella città il CdM. Decidere di tenere la riunione a Catanzaro sarebbe stata, al contrario, una scelta di parte, rappresentando la Giunta Regionale soltanto la maggioranza dei Consiglieri ma non tutti i Consiglieri eletti.

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