Sabato 16 Novembre 2024

Nigeria, rapito il calciatore Obodo

Il centrocampista nigeriano del Lecce, Christian Obodo, è stato rapito questa mattina nella sua citta' natale, Warri, nella regione del Delta. Lo scrivono media locali, citando fonti governative. I rapitori, armati, hanno preso Obodo alle 9.20 locali di fronte a una chiesa. Obodo, 28 anni, e' tesserato con l'Udinese. 

Secondo un testimone citato dal Daily Times Nigeria, Obodo era a bordo della sua automobile, targata 'Obodo 5'. Il giocatore era arrivato in Nigeria qualche settimana fa, al termine del campionato di serie A, e sarebbe stato notato proprio per la targa dell'automobile, ieri sera in particolare. Secondo la ricostruzione fatta dalla persona intervistata dal quotidiano, il veicolo di Obodo è stato bloccato dai rapitori, con armi da fuoco, che poi lo hanno costretto a uscire per trasferirlo nella loro auto.

"Christian sta bene, siamo in contatto con i rapitori che vogliono un po' di soldi" ha detto il fratello del calciatore, Kenneth Obodo, raggiunto telefonicamente dall'ANSA in Nigeria.

In precedenza il cognato aveva reso noto che "I rapitori hanno telefonato questa mattina a casa della mamma di Christian chiedendo un riscatto di circa 150 mila euro".  Obidike Okechukwu, marito della sorella di Christian Obodo, ha precisato di avere appreso del sequestro da sua moglie che, proprio questa mattina, é giunta in Nigeria. Secondo l'uomo, la madre del centrocampista avrebbe risposto ai rapitori, in modo preoccupato, che oggi le banche sono chiuse e che, dunque, non c'é la possibilità materiale di pagare il riscatto. Successivamente, Okechukwu ha così raccontato la dinamica del sequestro: "Christian stava andando in chiesa, era da solo, intorno alle quattro del mattino ora italiana, quando alcune persone lo hanno preso e portato via". In Nigeria, in questo momento, si trova anche il fratello di Christian, Kenneth, anche lui calciatore e in Italia, nel Pisa.

COSMI: SONO SCONVOLTO -  "Sono sconvolto. Per me Christian Obodo è come un figlio": è il primo commento di Serse Cosmi alla notizia del rapimento del centrocampista del Lecce. "Veramente una brutta notizia", ha detto ancora il tecnico che poi ha aggiunto: "Speriamo si risolva tutto per il meglio". "Obodo è con me da quando aveva 17 anni, è come un figlio" ha ribadito Cosmi. Fu infatti il tecnico umbro a far esordire il calciatore in serie A con il Perugia di Luciano Gaucci. "Debuttò - ha ricordato - con la Fiorentina. Due anni fu con me a Udine e quindi a Lecce. Con lui ho un legame affettivo. Era praticamente un bambino quando arrivò e l'ho accompagnato per parte della sua carriera". Cosmi ha definito Obodo "molto cattolico". "E' quello che temevo", ha commentato quindi dopo avere saputo che il calciatore è stato rapito davanti a una chiesa. "Ma è un fatto economico, come emerge dalla richiesta del riscatto: è molto meglio. Speriamo si risolva per il meglio...", ha aggiunto Cosmi.

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