La Commissione Cultura della Camera ha approvato in sede legislativa il ddl che promuove l'insegnamento dell'Inno di Mameli nelle scuole e istituisce la "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera" il 17 marzo.
La legge che unifica le proposte di Paola Frassinetti (Pdl) e Maria Coscia (Pd) è passata con il voto contrario della Lega; il gruppo misto, cui aderisce la Svp, che in Alto Adige aveva sollevato obiezioni, ha votato invece a favore. Ora l'esame passa al Senato. Secondo le deputate promotrici "il fatto che abbiamo risolto qui la questione Altoatesina facilita le cose anche al Senato". Per venire incontro alla recriminazioni della minoranza tedesca, la Commissione ha approvato e aggiunto al testo del ddl, di un solo articolo che mette insieme due proposte di legge che giacevano da tempo alla Camera, un emendamento del deputato della Svp Karl Zeller in cui si precisa che la legge si applica a tutte le scuole, ma nel rispetto delle minoranze tutelate dall'articole 6 della Costituzioni. A questo punto - risponde Frassinetti - non si potrà nemmeno dire che i ragazzi saranno obbligati a cantarlo.
Di canto nella legge non si parla, si dice espressamente 'insegnamento'. Ma conoscendolo sarà più facile anche cantarlo". "L'Inno d'Italia va studiato - aggiunge - non si canta solo quando c'é la nazionale. Tra l'altro insegnandolo si insegna la storia d'Italia. La Lega a mio avviso ha votato contro proprio perché non conosce l'Inno". "Non si tratta - secondo Coscia - solo di trasmetterlo ai ragazzi e ai bambini ma di farglielo condividere, per questo va insegnato a scuola". Un anno dopo le celebrazioni del 150\mo dell'Unità d'Italia si fa un passo avanti nello studio delle radici culturali e politiche del Paese, concludono le deputate, che ora auspicano un passaggio veloce al Senato. Palazzo Madama dovrà decidere se approvare il testo in sede legislativa, con l'iter abbreviato, o procedere con il passaggio in Aula.
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