"Questa nuova platea di lavoratori da salvaguardare è quantificabile - ha detto il ministro - con il margine di errore che le stime necessariamente comportano, in circa 55.000 soggetti". In particolare, ha spiegato, vi sono 40.000 lavoratori in mobilità ordinaria, a seguito di accordi sindacali stipulati entro il 31 dicembre e con data di licenziamento successiva al 4 dicembre". Il decreto firmato nei giorni scorsi dai ministri del lavoro e dell'Economia che salvaguarda 65.000 persone prevedeva per la mobilità che l'accordo fosse fatto entro il 4 dicembre con l'entrata in mobilità entro quella data. "Passando alle ipotesi di soluzione, ha detto, credo che queste dovranno tener conto delle diverse platee descritte e delle loro rispettive peculiarità e non necessariamente consistere per tutti in una deroga alla nuova disciplina pensionistica. Occorre anzitutto essere pienamente consapevoli dell'onere che il ripristino dei vecchi requisiti per l'accesso alla pensione di questa nuova platea di lavoratori comporta e della corrispondente sottrazione di risorse rispetto ad altri possibili impieghi, magari egualmente meritevoli di attenzione sotto il profilo sociale. Oneri e coperture dovranno per ciò essere attentamente vagliati. Fornero dice no all'aumento dell'aliquota contributiva: "un aumento dell'aliquota contributiva a carico delle imprese determinerebbe un aumento del costo del lavoro, in Italia già strutturalmente troppo elevato, e quindi si porrebbe in contrasto con l'obiettivo di aumentare l'occupazione". Il Governo - ha ribadito - vuole "salvaguardare innanzi tutto i lavoratori interessati da accordi collettivi, in specie sottoscritti con l'ausilio dello stesso Governo attraverso il Ministero del lavoro e quello dello sviluppo, dato che l'approdo alla pensione al termine della mobilità era in questi accordi considerato elemento essenziale per la loro stessa conclusione. Per altre categorie la salvaguardia potrebbe riguardare coloro che maturano il diritto entro il 2014 o che hanno superato una certa soglia di età". Per gli altri si studia un mix di misure a partire dall'estensione del trattamento di disoccupazione. (ANSA).
LAVORATORI TERMINI IMERESE SALVAGUARDATI - I lavoratori di Termini Imerese in cassa integrazione straordinaria che hanno i requisiti per la pensione con le vecchie regole entro i due anni di cigs e i 4 di mobilità saranno salvaguardati dal nuovo provvedimento che il Governo intende adottare. E' quanto emerge dall'informativa del ministro del Lavoro Elsa Fornero al Senato.
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