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Daniel Oren: con Aida
30 anni di emozioni

Questa Aida è una delle più grandi opere di Verdi, e l'Arena di Verona è il suo elemento naturale. Ho sempre pensato che si può fare grande musica all'aperto, dando spazio a colori e atmosfere". Ne è convinto Daniel Oren, il grande direttore d'orchestra Isareliano, che torna a dirigere il classico areniano di Giuseppe Verdi nella Rievocazione storica del 1913 firmata da Gianfranco de Bosio. La Prima di Aida andrà in onda in 3D in prima assoluta. Questa produzione, realizzata da Sky3D e Classica in collaborazione con la Fondazione Arena di Verona, sarà infatti trasmessa sabato 23 giugno alle 21 su Sky 3D (canale 150) e in contemporanea su Classica (canale 728), Primafila.

 

"Ho diretto molte edizioni dell'Aida - spiega Oren - e questa 'storica' con il maestro de Bosio è bellissima, piena di colori, potenza. La forza esploderà ovviamente nel secondo atto che piace tanto al pubblico per il suo 'trionfo', ma non solo. Verdi stesso infatti nella overture ci ha indicato la strada, ovvero che il Trionfo non è il passaggio più significativo dell'Opera. Personalmente la parte che amo di più è il terzo atto". Oren fa notare come "questa nuova iniziativa della diretta in 3D offre una grande opportunità di lasciare qualcosa di importante per i giovani, per il futuro, un modo per avvicinare all'opera anche quelli che non la conoscono, offrendogli la possibilità di assistere alla rappresentazione in diretta" . L'Aida è inventata un vero e proprio capolavoro di grande successo popolare per la spettacolarità scenica e la ricchissima invenzione melodica, ma anche per il significato di grande attualità che l'opera rivela allo spettatore: Verdi, quale leitmotiv della sua produzione, concentra l'attenzione sul conflitto intimo e individuale dei personaggi, imprigionati e schiacciati dal Potere imperante, sviluppandone una psicologia profonda. Oren ha sottolineato di aver diretto a Verona tante rappresentazioni da aver "perso il conto. Ero ancora giovane quando ho diretto qui la prima volta. Mi pare fosse il Nabucco. Poi quasi sempre Verdi e quasi sempre Aida, che è il titolo per il quale l'Arena è nata e che è rimasto d'obbligo in tutte le stagioni. Ne ho diretto molte edizioni con tanti registi, compreso Zeffirelli". Infine una piccola stoccata a certe rappresentazioni di opere liriche che si sono viste in anche in tv, "penso a un Don Giovanni terribile. Oggi non c'é più rispetto per lopera originale. Ecco perché amo questa rappresentazione dell'Aida".

 

Oren classe 1955, nato a Jaffa è un direttore di orchestra di grandissimo temperamento e sensibilità con il quale la lettura del personaggio e dei suoi contrasti emerge sempre più in luce. Ha maturato il suo particolare interesse per l'opera grazie al grande Leonard Bernstein che nel 1968 lo scelse, appena tredicenne, come voce solista nei suoi Chichester's Psalms in occasione dell'inaugurazione della Televisione di Israele. Oren perfezionò poi i suoi studi in Europa, dedicandosi quasi esclusivamente alla direzione d'orchestra e nel 1975 prese parte, vincendolo, al prestigioso Concorso "Herbert von Karajan" riservato a giovani direttori d'orchestra: da quel momento iniziò per il giovane artista una carriera internazionale.

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