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Grecia, ore decisive
per il nuovo governo

Il conto alla rovescia per la formazione del nuovo governo ellenico è cominciato. Oggi dalle 12:00 locali (le 11:00 in Italia), Antonis Samaras, leader di Nea Dimokratia e presidente del Consiglio incaricato, incontrerà i leader degli altri partiti - Evanghelos Venizelos del Pasok e (un'ora più tardi) Fotis Kouvelis di Sinistra Democratica - per esaminare con loro gli ultimi dettagli. Quindi Samaras sarà ricevuto dal presidente della Repubblica Karolos Papoulias che gli conferirà l'incarico per formare il governo. Per quanto riguarda la composizione del nuovo esecutivo, proprio questa sarà l'argomento al centro dell'incontro dei leader dei tre partiti in quanto non mancano i problemi all'interno del Pasok e di Sinistra Democratica riguardo il livello della loro partecipazione al nuovo governo. Intanto, nella tarda serata di ieri, si è concluso il primo incontro fra i rappresentanti dei tre partiti incaricati di finalizzare la linea politica del governo. Secondo le prime Indiscrezioni giornalistiche, si è parlato di tutti i problemi più importanti che devono essere affrontati con urgenza: la riforma del sistema fiscale, la questione della disoccupazione, i tagli agli stipendi e alle pensioni . Sempre secondo le stesse fonti, l'incontro - che riprenderà oggi a mezzogiorno - si è svolto in un clima positivo che, come tutti sperano, consentirà ai partiti di trovare punti in comune anche su questioni non facili come l'immigrazione, la pubblica sicurezza e della legge sull'immunità dei parlamentari. (

FONTI UE, SI ILLUDE CHI DICE NO CAMBI A MEMORANDUM - "Chiunque dica che non c'é bisogno, o che non è possibile rinegoziare il Mou (memorandum of understanding) con la Grecia si illude": lo ha dichiarato oggi a Bruxelles una fonte qualificata, in vista dell'Eurogruppo di giovedì. La persona che dice questo "resterebbe nell'illusione che l'intero programma e l'intero processo sono rimasti completamente immutati, fin dalle prime elezioni", ha detto il diplomatico, secondo il quale se non si cambia il Mou "si fallirà".
"La situazione economica è cambiata, la situazione delle tasse è cambiata, il ritmo di implementazione dei fondamentali è cambiato, il ritmo delle privatizzazioni è cambiato: se non cambiamo il Mou, non funzionera", ha spiegato l'alto funzionario. "Dobbiamo toglierci questa illusione, sederci con i nostri colleghi greci e dire: questo è dove avremmo dovuto essere in luglio, questo é dove siamo in luglio, questo è il delta. Dobbiamo trovare il delta e il modo di affrontare il delta. E questo sarà il nuovo Mou", ha aggiunto.

FEKTER, TROIKA POTRA' ADEGUARE MEMORANDUM 
- Il memorandum per la Grecia potrà essere "adeguato pragmaticamente" dopo che la troika di Ue, Bce e Fmi avrà nuovamente verificato e valutato le esigenze di Atene. Lo ha detto oggi la ministra delle Finanze austriaca Maria Fekter in un'intervista alla radio nazionale Orf.
La troika verificherà "dove si é stati negligenti e dove si può accelerare", ha aggiunto. "Andare incontro" alla Grecia è l'espressione sbagliata, secondo Fekter, perché suona come una grazia. Per la ministra non si tratta di grazia, ed è certamente meglio continuare "a pagare poliziotti, infermiere e mantenere il vita il settore pubblico, anche se lo abbiamo tagliato".

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