I gruppi armati siriani anti-Assad a Homs hanno ricevuto missili israeliani di ultima generazione utili "contro i carri armati T-72" in dotazione all'esercito siriano: lo rivelano all'ANSA fonti bene informate in Siria.
A Homs (nord di Damasco) e Dayr az Zor (est) "si concentrano le risorse petrolifere nevralgiche per la Siria, per questo ci sono i combattimenti più intensi". Lo rivelano all'ANSA fonti straniere a Damasco, spiegando che "in ballo non c'é un confronto tra sunniti-sciiti o alawiti": "quello che conta è il controllo delle risorse".
"La lettura settaria o religiosa della crisi che viene fatta in Occidente non risponde alla realtà, in ballo non c'é un confronto tra sunniti-sciiti o alawiti", spiegano le fonti. "Quello che conta è il controllo delle risorse", come in Libia. La Siria è un Paese atipico rispetto a quelli del mondo arabo, le varie impostazioni si fondono, lasciando intravedere "uno scontro non impostato sul principio confessionale, settario". Sono "altri - aggiungono -, forse quelli di al Qaida, che vogliono dare questa immagine di quello che succede in Siria". La Siria, secondo il World facts 2011 della Cia, conta su 401mila barili di petrolio al giorno (di cui la metà esportati) che colloca il Paese al 34/mo posto nel mondo. Inoltre, a Homs c'é la più importante raffineria del Paese, mentre a Dayr Az Zor, nella valle dell'Eufrate, si concentrano le riserve di gas e petrolio più cospicue della Siria.
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