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Siria, dall'Ue
nuove sanzioni

L'Unione europea si appresta a varare nuove sanzioni contro la Siria. Le misure, che secondo fonti diplomatiche prevedono di colpire sei rappresentanti del regime, tra cui alcuni ministri, e l'estensione dell'embargo sulle armi, saranno concordate nella riunione odierna dei ministri degli Esteri dei 27 a Lussemburgo. TERZI, SCENARIO LIBICO NON E' RIPETIBILE In Siria non si potra' ripetere uno "scenario libico": lo ha ribadito il ministro degli Esteri Giulio Terzi al suo arrivo a Lussemburgo dove partecipa al Consiglio Ue. "Escludo che ci siano le condizioni per un'azione di tipo libico: non e' stata richiesta dalla Lega araba ne' dai paesi della regione, le condizioni sono completamente diverse rispetto a quelle verificatesi per la Libia", ha detto il ministro. "Ieri sera - ha detto Terzi - ho parlato con il collega Davutoglu, il ministro degli Esteri turco che mi ha spiegato nei dettagli l'incidente, assolutamente inaccettabile: l'aereo turco e' stato abbattuto coscientemente, perche' a quanto mi ha detto il collega Davutoglu era perfettamente identificabile e volava da 15 minuti nello spazio aereo internazionale". Secondo il capo della Farnesina, "questo episodio deve essere oggetto di forte preoccupazione da parte del Consiglio Affari esteri e anche di condanna, cosi' come io stesso e alcuni altri colleghi abbiamo fatto nelle ultime ore".
  Anche la Nato affrontera' domani la questione, ha ricordato Terzi, "perche' il governo turco ha chiesto di consultarsi con gli altri partner atlantici ai sensi dell'art 4 del trattato di Washington". Secondo il ministro, l'abbattimento dell'aereo turco "e' un episodio che dimostra come la crisi siriana si stia aggravando rapidamente, una cosa su cui abbiamo gia' attirato da tempo come governo italiano l'attenzione di tutti i principali partner: si deve trovare un'attivazione immediata del piano Annan". Quanto accaduto ieri "puo' essere un elemento in piu' e convincente perche' i paesi finora cosi' restii a arrivare a una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu si convincano: la Russia - ha concluso - deve essere un paese costruttivo nel portare avanti una soluzione politica della crisi siriana".

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