Andrea Pirlo regista a tutto campo. "Provaci ancora, Italia", è lo spot che improvvisa per Italia-Germania. Un tocco e via, neanche fosse un cucchiaio dal dischetto. L'Europa si è improvvisamente accorta che questo ragazzo bresciano dallo sguardo mite è protagonista assoluto. Die Zeit in edicola giovedì gli riserva un servizio speciale, foto di copertina e regista teatrale ad analizzare i suoi sguardi da palcoscenico. "Bene, vuol dire che la Germania ha paura di noi", è il commento del centrocampista della Nazionale. Regista sì, e anche sceneggiatore. Il suo Italia-Germania non è solo fantasia, ma convinzione. "Siamo da finale. Sappiamo di potercela fare - la sicurezza accompagnata da sorrisi sornioni -. Fossi la Germania, mi preoccuperei che la storia non si ripeta. State attenti a non ricadere in quel che successe nel 2006...". La storia dice che l'Italia è la bestia nera dei tedeschi nelle competizioni internazionali. E tanto basta a colmare la stima per la Nazionale di Joachim Loew, lo svantaggio dei supplementari e i due giorni di riposo in meno. "Abbiamo visto tutte le loro partite, eravamo sempre davanti al televisore - racconta Pirlo - Oggi abbiamo studiato in video come giocano, ripasseremo nei prossimi due giorni. Li conosciamo. E sappiamo di potercela fare". Il video era quello del pareggio di Dortmund a febbraio 2011, ma la mente va a un'altra Dortmund. "Sì, il clima è simile a quello della semifinale del Mondiale 2006 - ricorda Pirlo, autore dell'assist per il gol di Grosso -. Loro avevano un popolo intero alle spalle, e partivano favoriti. Stavolta hanno una Nazionale molto forte, lavorano da anni a questa idea. Più che la voglia Juve, abbiamo la stessa voglia del Mondiale vinto.