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Istat: prezzi
in frenata

I prezzi alla produzione frenano dello 0,3% mensile a maggio per una crescita del 2,2% su base annua, il minimo da marzo 2010. Lo rende noto l'Istat. Ad aprile si era registrato un aumento dello 0,3% mensile e un rialzo del 2,5% annuo.
  I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,3% rispetto ad aprile ed aumentano del 2,3% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra una diminuzione congiunturale dello 0,1% e un aumento tendenziale dello 0,6%. I prezzi dei beni venduti sul mercato estero risultano invariati sul mese precedente, con una crescita dello 0,2% per l'area euro ed una diminuzione dello 0,2% per l'area non euro. In termini tendenziali si registra un incremento dell'1,6% (+1,1% per l'area euro e +2,0% per quella non euro). Il contributo maggiore alla crescita tendenziale dell'indice dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dalla componente relativa al comparto energetico (1,3 punti percentuali). Per il mercato estero i contributi piu' rilevanti derivano, per l'area euro, dai beni strumentali, intermedi ed energetici (0,3 punti percentuali da ciascuno dei tre), mentre per l'area non euro dai beni intermedi (0,6 punti percentuali). Il settore di attivita' economica per il quale si rileva la crescita tendenziale dei prezzi piu' marcata e' quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con un incremento del 9,5% sul mercato interno e del 12,9% su quello estero.

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