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"Rispettati tempi UE
ed offerta aumentata"
Passera soddisfatto

Domani la televisione italiana sarà tutta digitale. Con lo spegnimento delle trasmissioni analogiche in Sicilia - l'ultima regione prevista dal calendario della transizione - si conclude infatti la digitalizzazione del Paese iniziata in Sardegna nel luglio del 2008. Il passaggio alla tecnologia digitale - ricorda una nota del ministero dello Sviluppo economico - è avvenuto nel pieno rispetto delle tempistiche europee e ha coinvolto, su tutto il territorio nazionale, 10 emittenti nazionali e oltre 550 locali (che trasmettevano in analogico), per un totale di 24.200 impianti di trasmissione, attraverso i quali la quasi totalità dei cittadini italiani può usufruire del nuovo segnale. Diversi e significativi i vantaggi - si sottolinea ancora - per i telespettatori: maggiore pluralismo e offerta di contenuti diversificata, con i canali nazionali in chiaro passati da 10 a circa 75; migliore qualità del segnale, minor potenza di emissione e, in prospettiva, più servizi interattivi e on demand; un mercato più competitivo e con più possibilità di scelta per il consumatore. L'adozione della nuova tecnologia ha infatti consentito un forte ampliamento della capacità trasmissiva delle emittenti e ha posto le basi per l'introduzione di ulteriori innovazioni tecnologiche e di sistema nel comparto televisivo italiano. "Si tratta di un'importante prova di innovazione, che ha visto un comparto strategico per lo sviluppo industriale e culturale del nostro Paese accettare la sfida e mettersi in gioco, superando le difficoltà e raggiungendo un risultato di grande rilievo, anche attraverso il lavoro impostato dai Governi precedenti e oggi portato a compimento", commenta il ministro Corrado Passera. "Grazie alla stretta collaborazione tra Governo, Agcom, istituzioni locali, emittenti nazionali e locali, associazioni di categoria e dei consumatori, si è compiuta in questi anni una rivoluzione tecnologica strutturale, che ha portato nelle case degli italiani più canali, servizi e contenuti e ha aumentato il pluralismo. Adesso è importante proseguire su questa strada, ed è per questo che intendiamo attuare al più presto tutti i punti dell'agenda digitale, di cui la televisione è un tassello fondamentale. Azzeramento del digital divide, banda ultralarga, reti wireless di ultima generazione, commercio elettronico, sostegno ai progetti di innovazione nel campo Ict, e-government e trasparenza della PA. Sono questi i principali fronti su cui stiamo lavorando, con l'obbiettivo di creare le condizioni per una nuova fase di crescita e sviluppo anche e soprattutto nei settori tecnologicamente più avanzati", conclude Passera. (ANSA)

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