Alla luce delle ipotesi circolanti "sull'ennesimo e iniquo taglio alla farmaceutica territoriale", il Consiglio di presidenza di Federfarma ha deciso di convocare con urgenza l'Assemblea Nazionale per martedì 10 luglio, nel corso della quale si valuterà se deliberare una giornata di chiusura di tutte le farmacie sull'intero territorio nazionale, da attuare nei tempi e nelle modalità previste dalla legge. Lo informa una nota dell'associazione dei titolati di farmacia, aggiungendo che sempre il 10 luglio in concomitanza con l'assemblea si svolgerà un presidio davanti a Montecitorio. "Le ipotesi delle nuove misure a carico della farmacia preoccupano fortemente Federfarma - spiega in proposito l'associazione - sia perché economicamente insostenibili, sia perché sviliscono il servizio farmaceutico traducendosi di fatto in una riduzione dei Lea per quanto riguarda l'assistenza farmaceutica: quote di compartecipazione più elevate e un numero inferiore di farmaci forniti gratuitamente dal Ssn, a discapito della salute e delle tasche dei cittadini". Inoltre, conclude Federfarma, "la spending review nasce con l'obiettivo di selezionare la spesa pubblica e tagliare i veri sprechi ma nel caso della farmceutica le misure ipotizzate vanno in tutt'altra direzione, tagliando con l'accetta la spesa farmaceutica territoriale, monitorata e da anni entro il tetto previsto".