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Il giorno dopo Piperno
delusioni, veleni e malelingue

Smontato il palco, sparecchiato il buffet, il giorno dopo lo Strega e' sempre il momento dei veleni e delle malelingue. Come da tradizione la sfida al Ninfeo di Villa Giulia a Roma - piu' serrata del solito - si e' conclusa poco dopo la mezzanotte e ha visto vincere per un pelo il candidato di Mondadori, Alessandro Piperno.

Una battaglia all'ultimo voto che ha visto l'autore di 'Inseparabili - il fuoco amico dei ricordi' imporsi con appena due voti di scarto su Emanuele Trevi e bruciare il candidato di Ponte alle Grazie per 126 a 126. Deluso - visibilmente deluso - il terzo 'incomodo' in questa sfida, il magistrato-senatore-scrittore che con 'Il silenzio dell'onda' (Rizzoli) ha conquistato 119 voti. Fuori gara 'Nel tempo di mezzo' (Einaudi) di Marcello Fois (48 voti) e 'La colpa' (Newton Compton) di Lorenza Ghinelli (16 voti).

Avvelenati Luigi Spagnol e Stefano Mauri - a capo del gruppo Gems - che commenta con Affaritaliani.it la sconfitta del suo candidato, Trevi. "Il secondo posto e' una sconfitta, c'e' poco da aggiungere. Ci siamo rimasti male. Ma qualcosa non funziona se nelle ultime sei edizioni dello Strega per ben cinque volte alla fine ha vinto il candidato del gruppo Mondadori...". E si chiede: "E' anche strano che un libro come quello di Fois abbia perso un numero di giurati significativo a pochi giorni dalla precedente votazione. Cos'e' successo a quei voti?".

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