
Torino dà l'ultimo saluto a Sergio Pininfarina in una chiesa gremita. La salma è entrata in chiesa accompagnata dal figlio Paolo e dai nipoti. Ad attenderla la moglie Giorgia, la figlia Lorenza e la vedova del figlio Andrea, Cristina. "E' un esempio da imitare. Dobbiamo prendere esempio da uomini come lui perché in questo momento di crisi economica, di sistema e di stili di vita non siano solo i più poveri a pagare", ha detto l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che ha concelebrato l'omelia con numerosi sacerdoti tra cui don Luigi Ciotti. E proprio oggi il Wall Street Journal pubblica in prima pagina una grande foto del feretro circondato da alcune delle auto più belle, sotto il titolo "Addio al Maestro del design automobilistico" (la parola maestro è in italiano). In chiesa, la vicepresidente del Senato Emma Bonino, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il presidente della Provincia Antonio Saitta. Diversi gli esponenti del mondo economico: il presidente di Bnl Luigi Abete, Giorgetto Giugiaro e il figlio Fabrizio, Lilli Bertone, il presidente della Compagnia San Paolo, Sergio Chiamparino, l'ex presidente di Confindustria Giorgio Fossa con Innocenzo Cipolletta, il presidente degli industriali piemontesi, Gianfranco Carbonato, il presidente di Basicnet, Marco Boglione, la famiglia Marsiaj. Presenti anche il Procuratore capo Giancarlo Caselli, la presidente del Teatro Stabile Evelina Christillin e l'assessore regionale Claudia Porchietto. Tanti fiori rossi e, ai lati dell'altare, le corone inviate dalla Presidenza della Repubblica e dal Senato, il gonfalone della Ferrari. Sul sagrato le corone di Gianmarco Moratti, della Fiat e della Città di Torino. "Il nostro obiettivo primario, mio e del management assicura Paolo Pininfarina - è di garantire continuità all'azienda e occupazione ai nostri dipendenti. Non credo vi sia modo migliore per onorare la memoria di mio padre".
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