Domani è il grande giorno per Vasco Rossi: le nozze con la compagna Laura Schimdt, annunciate mesi fa, sono gia' un evento mediatico, con migliaia di commenti e auguri sulla pagina Facebook del Blasco. Ma lui, il rocker di 'Vita spericolata', getta acqua sul fuoco, sempre via Facebook: se si sposa e' solo "colpa" del Vaticano, ostile in Italia al riconoscimento delle coppie di fatto. "Volevo tranquillizzare, sdrammatizzare e placare un po' tutto questo entusiasmo e questa importanza - scrive Vasco - data a un atto puramente tecnico e necessario per dare a Laura gli stessi diritti dei miei tre figli. Per questo e' necessario che io firmi un contratto di matrimonio civile. Io che ho sempre considerato il matrimonio come una ben triste condizione di vita". "Obbligati a vivere insieme per sempre e per forza - aggiunge il rocker - quando solo essere liberi di andarsene ogni giorno puo' dimostrarci la sincerita' di un rapporto. Come se non fosse l'amore l'unica cosa che conta. In questo credevamo io e Laura. Venticinque anni vissuti insieme non per forza ma per amore e una famiglia costruita ogni giorno con fatica e sacrifici. Ma in questo paese - attacca Vasco - le leggi sono poco chiare, sempre confuse e interpretabili, non si sa mai cosa puo' accadere...e comunque non sono regolamentate chiaramente le coppie di fatto perche' al Vaticano non sono simpatiche e anche ai nostri politici non piacciono tutte queste novita'. Oggi le coppie di fatto domani le coppie di uomini e poi magari le coppie di pecore e pastori...". Quindi, conclude il cantante, domani "non ci sara' una festa.. non ci saranno pranzi ..liste di regali o felicitazioni ma una nuova sconfitta per le nostre convinzioni".