Lunedì 23 Dicembre 2024

Gelato, un "rito"
irresistibile

Sette italiani su dieci amano il gelato e non sanno farne a meno nei mesi estivi, quando si consuma il 60% del totale di coni, coppette e confezioni in generale acquistate durante l'anno, pari a un totale di 125 milioni di kg. I dati giungono dall'Istituto del gelato italiano (Igi) su elaborazioni statistiche Aidepi. Tra giugno e settembre è di 2,5 kg di gelato confezionato a testa il consumo medio dell'italiano che ama gustarsi la fresca dolcezza soprattutto a merenda (62%).

In particolare - aggiunge l'Igi - sei mamme italiane su 10 scelgono il gelato come spuntino per i loro figli. E c'è un 7% di italiani che sceglie il gelato come sostituto del pranzo, abbinando il senso di refrigerio - sottolinea l'Igi - al vantaggio di pranzare al costo di un caffè. Anche per i suoi costi contenuti, le vendite del gelato confezionato vanno a gonfie vele (+2,2% nel 2011), in controtendenza rispetto al carrello alimentare generico, e cresce in particolare il consumo a casa (+3,9%). Sui social network - prosegue l'Igi - il gelato è il re "del salotto virtuale": figura tra gli oggetti del desiderio più evocati sia dalle donne che dagli uomini.

 Il gentil sesso lo mette addirittura al primo posto, prima di macchine, pizza e cioccolato, mentre gli uomini ribaltano il podio piazzando il gelato dopo macchine e pizza. E per sconfiggere i vari Scipione, Caronte e Minosse che portano il caldo torrido - aggiunge l'Igi - niente di meglio di un bel gelato, soprattutto ghiacciolo e sorbetto, che idrata con efficacia e con poche calorie: si va dalle 70 del ghiacciolo alla frutta alle 90 del gelato alla frutta. 

"Un gelato alla frutta, un sorbetto, un ghiacciolo - sottolinea il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio - possono inoltre essere un'ottima soluzione anche per cercare di far bere le persone che per svariate ragioni, cattiva percezione stimolo della sete, problemi di deglutizione, tendono a non farlo. Come i bambini e gli anziani che nella stagione calda spesso rischiano, senza accorgersene, di andare incontro alla disidratazione".

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