Le ultime previsione meteo mettono d'accordo tutti gli esperti: domenica le correnti calde saranno scacciate dalla brezza fresca portata dall'anticiclone delle Azzorre. Nel week end invece l'Italia sarà ancora divisa in due: al Nord pioggia, al centrosud afa e temperature elevate. Oggi intanto un nubifragio si è abbattuto su Trento: "i fenomeni piovosi- sottolinea Mario Giuliacci - saranno per i prossimi giorni più probabili sulle Alpi centro-orientali e sulle Venezie, ma domani qualche rovescio o temporale potrà verificarsi anche sul Levante Ligure e l'Alta Toscana. Al Centro Sud, invece, continuerà il bel tempo ed il caldo intenso, ma da lunedì l'aria fresca che seguirà la perturbazione che giungerà domenica al Nord si propagherà a tutta l'Italia ponendo fine alla terza ondata di caldo"
. Per Antonio Sanò de IlMeteo.it, Minosse darà il suo colpo di coda nel fine settimana, con 39 gradi in Sicilia e in Puglia, ma domenica verrà scacciato da forti venti di Bora di origine scandinava". Sergio Brivio, di "3bMeteo", aggiunge che "la frescura tra lunedì e martedì si estenderà anche al centrosud, le temperature perderà 4-5 gradi, con valori che torneranno più consoni alle medie. Niente di eclatante, solo un ritorno alla normalità". Ma non cantiamo vittoria però perché a leggere i bollettini di Giuliacci, dal 21 Luglio ritorna il caldo africano accompagnato dalle vampate di calore. E se il caldo è ben individuato dai meteorologi nostrani lo sono meno i temporali improvvisi. come è accaduto ieri dopo la grandinata che si è abbattuta al centro sud peninsulare.
"Abbiamo commesso un errore, nessun esperto aveva previsto le forti piogge seppur brevi, che si sono abbattute sulle regioni del centro-meridionali peninsulari. Abbiamo avuto delle errate informazioni fornite dall'unico 'amico' di cui il meteorologo si deve fidare: il modello fisico-matematico. Intanto sull'Oceano pacifico si fa rivedere "El Nino": l'evento climatico che accade ogni 4-5 anni che porta inondazioni, siccità e altre perturbazioni. "Si sta riformando anche se sembra sia più piccolo del previsto", afferma Vincenzo Ferrara, climatologo dell'Enea, parlando del fenomeno tipico del Pacifico e che "su di noi ha effetti relativi, semmai pochi riflessi". Il caldo di questo inizio di estate - spiega Ferrara - non si può quindi mettere in relazione al fenomeno che principalmente investe il Pacifico, la parte occidentale degli Stati Uniti e l'Australia