Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Frattini: basta anche
con la politica urlata
in stile Santanchè

"I retroscena che circolano riferiscono di liste di proscrizione, di casting composti da giovani e meno giovani che sarebbero destinati a prendere il posto di altri, di discussioni sul logo e sul nome senza approfondimenti sui contenuti programmatici: ecco questa è l'immagine esattamente contraria a quella di un partito serio.

Non può prevalere la politica urlata o estremismi radicali che diano spazio all'euroscetticismo. Non è la nostra storia". E' quanto afferma al Mattino l'ex ministro Franco Frattini che alla domanda se gente come la Santanchè dovrà uscire dal partito, replica: "Non intendo indicare nomi da criticare pubblicamente, ma osservo, alcuni dovranno chiarire se a loro avviso i valori della Carta del Ppe, sottoscritti dal Pdl, siano accettabili oppure no". Minetti deve lasciare? "Le dimissioni sono inevitabili - spiega -. Sono un simbolo di un nuovo modo per il Pdl di concepire la candidatura".

"E' assolutamente indispensabile - spiega quindi Frattini in vista del voto del 2013 - che le forze moderate si presentino al voto per proseguire in maniera seria e in spirito europeista gli impegni presi fin qui dall'Italia con il governo Monti. In questo cammino il Pdl può avere un ruolo centrale". "Per ora - prosegue - il presidente Berlusconi non ha ancora ufficializzato la propria candidatura e dunque non ha ancora spiegato come il Pdl si avvicinerà alle elezioni. Mi auguro che la corsa si fondi su un programma liberale, europeista e ancorato ai valori del Ppe: sarebbe un buon viatico". Frattini smentisce qualsiasi scetticismo sulla ricandidatura di Berlusconi: "Ho sempre nutrito un grande apprezzamento per lui - afferma - Per ora il presidente ha fatto una scelta sulla base dei sondaggi. Adesso bisogna riempire quella scelta di contenuti più concreti".

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia