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Mafia, assolto
l'ex ministro Romano

Il gup Fernando Sestito ha assolto l'ex ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, dall'accusa di concorso in associazione mafiosa. Il Gup ha utilizzato la vecchia formula dell'insufficienza di prove, citando nella lettura del dispositivo il secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale che prevede l'assoluzione nel caso in cui manchi, sia contraddittoria o sia insufficiente, la prova della colpevolezza. Il Pm Nino Di Matteo aveva chiesto la condanna del politico a 8 anni di reclusione.

"Finalmente è finita". Così l'ex ministro Saverio Romano, assolto dall'accusa di concorso in associazione mafiosa, ha commentato con i suoi legali, gli avvocati Raffaele Bonsignore e Franco Inzerillo, la sentenza.

"Ho sempre confidato nella mia assoluzione. Inutile nascondere la mia soddisfazione: sono stato assolto - ha spiegato Romano - perché il fatto non sussiste. Ho sempre pensato che le sentenze si leggono e non si commentano. In me vi è però l'amarezza per i tempi lunghi della giustizia, che non sono compatibili con un Paese civile".

"All'ex collega Saverio Romano vanno le mie felicitazioni per la avvenuta assoluzione. La sua totale estraneità ai fatti èstata sancita oggi dopo mesi di strumentalizzazioni politiche e massmediatiche. Finisce un incubo che l'on Romano ha saputo affrontare con grande dignità e coraggio". Lo afferma Maria Stella Gelmini del Pdl.

 La giustizia finalmente si è risvegliata: dopo 10 anni di mortificazioni e tentativi di emarginazione vissuti anche con tensioni familiari e politiche". Lo afferma Pippo Gianni del Pid. "A Romano e ai suoi amici politici è restituita quella democrazia politica fino ad oggi negata. Esprimiamo al nostro segretario nazionale le più vive e sincere felicitazioni e l'augurio di un buon lavoro per il nostro movimento e per il Paese", conlcude.

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