L'India ha chiesto agli Emirati Arabi Uniti di fare luce sull'uccisione di un pescatore del Tamil Nadu, stato a sud del paese, e sul ferimento di altri tre da parte di una nave militare Usa ieri al largo di Dubai. Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri indiano, Syed Akbaruddin, in un comunicato diffuso su Twitter.
Del caso si sta interessando in prima persona anche il ministro indiano degli Esteri S.M. Krishna che ha chiesto al suo dicastero di fornire tutti i particolari su quanto accaduto. La famiglia del pescatore ucciso, che si chiana Sekar ed e' originario di Periyapattinam (Tamil Nadu), ha intanto rivolto un appello alle autorita' indiane aiuto per rimpatriare il corpo e anche un risarcimento, secondo quanto riferito dalla tv privata Cnn-Ibn. La richiesta indiana di un'inchiesta sull'omicidio e' stata inoltrata dall'ambasciatore indiano ad Abu Dhabi. Le autorita' degli Emirati avevano annunciato fin da subito un'indagine sul tragico incidente avvenuto ieri sera nel porto di Jebel Ali, il piu' grande del Medio Oriente, usato di frequente dalla Marina militare Usa, ma frequentato anche da pescherecci locali. Secondo fonti militari americane, le squadre di sicurezza nella nave cisterna USNS Rappahannock hanno allertato il peschereccio in avvicinamento con diversi sistemi di segnalazione prima di aprire il fuoco sull'equipaggio, causando la morte di uno dei pescatori e ferendone altri tre, tutti di nazionalita' indiana.
Gli Stati Uniti hanno espresso rammarico. Secondo quanto riferito dalla tv privata Cnn-Ibn, l'ambasciatrice statunitense a New Delhi, Nancy Powell, ha parlato telefonicamente con il segretario indiano agli Esteri Ranjan Mathan per porgere le sue condoglianze. Fonti militari americane sostengono di aver fatto fuoco sul peschereccio, con equipaggio indiano, perche' si stava avvicinando troppo e dopo aver lanciato diversi avvertimenti in base alla procedura stabilita in questi casi. L'incidente ricorda quello avvenuto lo scorso 15 febbraio al largo delle coste del Kerala, in India, che ha coinvolto i due maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, a bordo della nave italiana Enrica Lexie, arrestati per l'omicidio di due pescatori scambiati per pirati.