Lo spread tra Btp e Bund vola a 545 punti base con un rendimento del 6,6%, per poi ripiegare a 533. In forte aumento anche il differenziale tra Bonos e Bund a 649 punti base, con un tasso del 7,73%. Si apre nel peggiore dei modi la nuova giornata finanziaria. L'agenzia Moody's ha intanto rivisto al ribasso le prospettive del Fondo salva-Stati europeo (Efsf) passando il giudizio da "stabile" a "negativo". La decisione, ha spiegato in una nota, e' legata al taglio dell'outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo, perche' il rating del Fondo e' "sensibile" alla valutazione sui Paesi a tripla A che sono i maggiori contribuenti dell'Efsf.
Ieri e' stata un'altra giornata turbolenta sui mercati, con lo spread che per la prima volta e' tornato a livelli pre-Monti e Piazza Affari che e' scesa ai minimi dal lancio dell'euro, la crisi in Grecia ormai fuori controllo e il governo spagnolo che si e' reso protagonista di un'imbarazzante gaffe diplomatica in un momento tutt'altro che opportuno. E' iniziato tutto nel pomeriggio, quando il ministero degli Esteri di Madrid ha riferito di una nota congiunta con cui Italia, Francia e Spagna chiedono "l'applicazione immediata degli accordi" del summit europeo di fine giugno, che proponeva l'intervento dei fondi salva-stati per aiutare i paesi in difficolta'. La "rapidita' e' una condizione essenziale del successo di tutta l'azione europea" e c'e' "uno scarto preoccupante tra la decisione che ha preso il Consiglio europeo e l'applicazione di questi accordi", ha spiegato il segretario di Stato spagnolo per la Ue Estado Mendez de Vigo. Una nota che le cancellerie di Roma e Parigi non avrebbero, pero', mai firmato. Fonti di Palazzo Chigi hanno infatti espresso "stupore" per un'iniziativa, della quale "il Governo italiano non e' al corrente". "E' un'informazione falsa", ha dichiarato poi il ministro transalpino per gli Affari Europei, Bernard Cazeneuve.
Uno scivolone che tradisce forse il nervosismo del governo di Madrid, che incontra ormai sempre piu' difficolta a finanziarsi sui mercati. L'asta di titoli a tre e a sei mesi di ieri ha fatto registrare un nuovo rialzo dei rendimenti, mentre il tasso dei Bonos a dieci anni ha toccato un nuovo massimo sopra il 7,6%, mentre il relativo spread con i Bund tedeschi equivalenti restava ai livelli record oltre 640 punti raggiunti ieri. Tutto cio' mentre la Catalogna, la seconda regione del paese iberico per rilevanza economica, ha fatto sapere di voler chiedere accesso al fondo da 20 miliardi creato dal governo centrale per poter soccorrere gli enti locali, come ha gia' fatto Valencia. Una notizia che ha fatto aumentare la pressione su Madrid, diventata ormai insostenibile, tanto che voci di stampa vogliono il governo Rajoy pronto a chiedere ai partner comunitari una linea di credito da 28 miliardi per poter coprire le scadenze di ottobre.
Oggi apertura mista per le borse europee con Milano e Madrid che dopo i primi scambi sono in territorio positivo. Londra cede lo 0,2%, Francoforte e Parigi lo 0,1%, mentre Milano e Madrid avanzano, rispettivamente delo 0,11% e dello 0,2%. A Milano l'All share ha aperto a +0,11% a 13.442 punti. Tokyo ha chiuso in ribasso dell'1,44%.
Arrivano intanto notizie allarmanti da Atene, dove e' partita la nuova missione della 'troika'. Una fonte comunitaria ha fatto sapere che la Grecia non riuscira' a rispettare i target di bilancio concordati con i creditori internazionali. "La situazione non fa che andare di male in peggio, Atene e' enormemente fuori dai binari", ha spiegato il funzionario, "l'analisi sulla sostenibilita' del debito sara' piuttosto terribile". L'unica soluzione appare una nuova ristrutturazione del debito, questa volta a carico non dei privati ma della Bce.
Un'ipotesi, finora, considerata tabu'.