E' iniziato nel modo peggiore per la popolazione di Aleppo il 72esimo venerdì di festa consecutivo dedicato in Siria alle manifestazioni di protesta contro il regime di Bashar al-Assad. Secondo quanto denunciato dall'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio con sede nel Regno Unito, dall'alba gli elicotteri d'assalto governativi hanno ripreso a martoriare il principale nodo commerciale del Paese: sotto bombardamento in particolare i sobborghi sud-occidentali di Salaheddin, Bustan al-Qasr, Sukari, al-Mashhad e al-Azamiyah. Combattimenti sono frattanto scoppiati in pieno centro, nel quartiere di Jamiliyah che si estende a ridosso della Cittadella, dal 1986 proclamata Patrimonio de3ll'Umanita' dall'Unesco; scontri segnalati anche in quello di Mahatat Baghdad e su piazza Saadallah al-Jabiri. Soltanto nelle prime ore di oggi si erano gia' registrati almeno quattro nuovi morti tra gli abitanti: tre sono stati uccisi dall'esplosione dei proietti lanciati sul quartiere meridionale di Fardoss, il quarto e' stato falciato dai colpi di un cecchino a Maysaloun, nel cuore della Citta' Vecchia.
A Salaheddin nel frattempo fonti giornalistiche hanno riferito come i disertori del Libero Esercito Siriano stiano erigendo barricate per contrastare un'offensiva lealista su vasta scala che appare sempre piu' imminente: gli insorti utilizzano tutto cio' che trovano, dai tradizionali sacchi di sabbia addirittura ad autobus e altri veicoli. In moschee e scuole si allestiscono al contempo ospedali da campo. Sempre stando all'Osservatorio, nella giornata di ieri le vittime delle violenze a livello nazionale sono state complessivamente non meno di 164: 84 civili, 43 soldati e sette ribelli. .
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