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Sciopero a oltranza
all'Ilva di Taranto

E' stato confermato lo sciopero ad oltranza nell'assemblea dei lavoratori che si è conclusa poco fa all'interno dello stabilimento Ilva di Taranto. I sindacalisti di categoria hanno sottolineato nei loro interventi la necessità di sollecitare un intervento del presidente Mario Monti sulla vicenda. I lavoratori hanno inoltre confermato la necessità di presidiare tutti gli ingressi nella città di Taranto.

Nel corso dell'assemblea svoltasi questa mattina nello stabilimento Ilva di Taranto, un gruppo di lavoratori ha contestato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, durante il suo intervento, che il sindacalista ha poi regolarmente concluso. Palombella fino a due anni fa è stato segretario provinciale della Uilm a Taranto. "Io - ha detto all'ANSA Palombella - sono legato ai lavoratori dell'Ilva e i lavoratori sono legati a me, ma probabilmente in questa situazione drammatica forse si sentono abbandonati". 

Proseguono i blocchi stradali da parte dei lavoratori dell'Ilva di Taranto, che stanno inscenando diverse manifestazioni di protesta in seguito al sequestro degli impianti dell'area a caldo da parte della magistratura nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento ambientale. Oltre al presidio davanti allo stabilimento, ci sono blocchi sulla statale 100 Taranto-Bari, la statale 106 jonica, la strada Taranto-Statte e la città vecchia di Taranto. Le forze dell'ordine sono impegnate a deviare il traffico su strade secondarie. I sindacati hanno indetto lo sciopero a oltranza dei lavoratori e attualmente all'interno dello stabilimento ci sono solo gli operai impegnati nelle 'comandante' per la tutela di alcuni impianti.   E il caso dell'Ilva di Taranto "è all'ordine del giorno" del Consiglio dei ministri di questa mattina. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ospite di Radio Anch'io su Rai Radio1.

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