La battaglia fra Apple e Samsung finisce in tribunale, in quello che secondo gli osservatori sarà il processo del secolo, in grado di influenzare il mercato degli smartphone e dei tablet. Il processo si apre a San Jose, in California, dove una giuria si troverà a dover decidere chi nella lotta sui brevetti ha ragione fra i due colossi. L’avvio del procedimento è l’ennesimo passo della battaglia a tutto campo e a livello globale che Cupertino ha avviato contro la società sud coreana.
Un’immediata soluzione della disputa sulla tecnologia e il design dell’iPhone e dell’iPad di Apple e degli smartphone e tablet Galaxy di Samsung non è probabile, anche perchè chi uscirà sconfitto dal processo di quattro settimane potrà fare appello. E, in ogni caso, una vittoria potrebbe non significare lo stop delle vendite della rivale.
L'attenzione dell’industria tecnologica è tutta sul processo che si svolge nella Silicon Valley di Apple e di Google, l“elefantè nell’aula di tribunale, secondo il Wall Street Journal.
Lo scontro infatti fra Apple e Samsung, infatti, potrebbe essere un banco di prova per quello fra Mountain View e Cupertino, due società fino a poco fa legate (il presidente di Google Eric Schimdt sedeva, quando era amministratore delegato, nel consiglio di amministrazione di Apple) e ora acerrime nemiche, con Apple che l’accusa di aver copiato il proprio software nella telefonia mobile.
Nelle scorse settimane i giudici hanno tentato di spingere Apple e Samsung a raggiungere un’intesa e patteggiare: un giudice australiano ha definito il caso «ridicolo», altri li hanno costretti a ridurre le accuse reciproche. Ma a nulla sono valsi gli sforzi e nonostante gli incontri fra i manager delle società un accordo è stato impossibile. Apple accusa la rivale sud coreana di aver infranto i brevetti del design dell’iPhone e dell’iPad e dell’interfaccia multi touch.
Samsung replica che Apple ha sfruttato idee prese da altri e che Apple ha infranto i suoi brevetti in quanto non ha la licenza per la trasmissione wireless dei dati. Una battaglia sui brevetti che va al di là del solo aspetto legale: i brevetti infatti sono strumenti potenti per determinare le regole con cui le maggiori società si contendono l’industria degli smartphone. «Una volta determinato chi è il vero innovatore e quali sono le tecnologie innovative, si rivede e si cambia, in base a nuove regole, la concorrenza» affermano alcuni analisti, secondo i quali il processo è in grado di rivedere le norme dell’industria degli smartphone.
LE ACCUSE
Due giganti allo scontro. La battaglia fra Apple e Samsung finisce in tribunale, dove le due società si danno battaglia, in quello che da molti osservatori è definito il processo del secolo, con addosso gli occhi di tutti gli altri protagonisti del mercato degli smartphone e dei tablet. Google sarà 'l'elefantè nella stanza del tribunale: anche se non direttamente coinvolto nella disputa, il processo rappresenta la più ampia battaglia fra le regine della Silicon Valley, Apple e Google, perchè potrebbe essere il banco di prova per il contenzioso fra i due colossi sul sistema operativo. Cupertino ritiene infatti che Google abbia illegalmente copiato alcune caratteristiche software dei suoi dispositivi. Ecco di seguito le accuse che Apple e Samsung si rivolgono in base ai documenti depositati in tribunale.
APPLE: Samsung ha visto l’iPhone e si è impegnata a competere in ogni modo. I documenti di Samsung – secondo Apple – mostrano il piano messo a punto per copiare il design innovativo di Cupertino. Nel settembre 2007 Samsung ha concluso che il bel design dell’iPhone e la sua interfaccia facile e intuitiva avrebbe consentito allo smartphone di avere il successo dell’iPod, che ha catturato il 75% del mercato dei lettori di musica in soli cinque anni. Samsung ha concluso che «avrebbe dovuto competere con l’iPhone in ogni modo» e che l’hardware dell’iPhone poteva essere «facilmente copiato, incluso il touch screen». Nel settembre 2008 l’amministratore delegato di Samsung ha detto che la sua società avrebbe dovuto adottare il «metodo touch’' dell’iPhone che stava diventando «lo standard de facto del mercato». I documenti di Samsung mostrano che la società ha sviluppato e lanciato prodotti identici ad Apple, nonostante i ripetuti avvertimenti sulle similarità. In diversi hanno avvertito Samsung che il Galaxy S «sembrava troppo una copia dell’iPhone», che non aveva elementi di distinzione: bastava coprire il logo Samsung e «sarebbe stato difficile trovare delle differenze con l’iPhone». Nel febbraio 2010 Google ha detto a Samsung che i tablet 'P1' e 'P3' (Galaxy Tab e galaxy Tab 10.1) erano troppo simili all’iPad.
SAMSUNG: Apple ha preso in prestito idee di altri e le ha raffinate e i documenti interni di Apple lo mostrano. Apple ha cercato di escludere Samsung dal mercato. I documenti interni di Apple dimostrano che Apple ha preso idee da altri, anche da Sony. Nel febbraio 2006 poco dopo l’intervista di un designer di Sony che spiegava il nuovo dispositivo portatile della societa, Apple ha chiesto al proprio designer di preparare un design simile a quello di Sony per un telefono Apple the iPhone. E documenti interni di Apple mostrano come i disegni per il telefono Apple avevano proprio il nome di Sony sopra. Apple ammette in documenti interni che la sua forza non è sviluppare per prima nuove tecnologie ma commercializzarle con successo: nello sviluppare la campagna per promuovere l’iPhone, Apple ha respinto ogni indicazione che fosse la prima con l'iPhone.