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L'Italia di sciabola
conquista il bronzo

Saranno ristampati tutti i dischi di Frank Zappa, autentica icona del rock e non solo. Già disponibili i primi dodici album, quelli incisi dal 1966 al 1972, tra cui Freak Out!, Hot Rats e Uncle Meat. Una messe di oltre sessanta titoli che la Universal, in accordo con la Zappa Family Trust, riproporrà agli appassionati del genio italoamericano in versione restaurata e, ovviamente, digitalizzata. Musica eclettica fino all’inverosimile, frutto di una tecnica compositiva ardita, che si prende gioco con sarcasmo di ogni convenzione estetica, incontrando i gusti degli adolescenti intossicati di rock come quelli di un grande direttore d’orchestra.
Zappa non ha influenzato il rock e le sue evoluzioni più moderniste: è stato il rock e il suo contrario. Apprezzato per la non comune capacità di riassumere con un linguaggio singolare anche blues e jazz, musica contemporanea e rinascimentale, partiture computerizzate e ubriacanti affreschi orchestrali, costantemente in bilico tra dadaismo e surrealismo, è sempre stato ferocemente ironico e dissacrante nei confronti dell’establishment sociale e politico degli USA.
Diversi sono gli accostamenti e gli omaggi tributati all’istrionico chitarrista e compositore anche in Italia. Il Comune di Grottaminarda, in provincia di Avellino, gli ha dedicato un parco; quello di Agropoli (Salerno) una strada. Un colosso dei personal computer ha chiamato col suo nome una scheda madre. A lui sono intitolati anche un mollusco estinto e un asteroide. Di recente, Dweezil e Diva Zappa hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Partinico, a pochi chilometri da Palermo, e visitato con non poca emozione la strada e l’umile casa da cui il loro nonno Francis Vincent partì nel 1908 alla ricerca del sogno americano. E vi faranno ritorno in questi giorni con gli altri due fratelli, Moon e Ahmet, e con la madre Gail per inaugurare una strada e un’aula scolastica intitolate al loro padre scomparso prematuramente nel 1993.
Tutto ciò a trent’anni esatti da un tour mondiale che portò Zappa per la prima e unica volta in Sicilia, in uno sfortunato e sgradevolmente ricordato concerto a Palermo. Era il 14 luglio del 1982, in città si festeggiava Santa Rosalia e si era in piena guerra di mafia. Tre giorni prima, l’Italia aveva vinto i mondiali di calcio e, nello stesso momento, era schierata nella prima guerra in Libano. Il giorno che precedette il concerto, il carismatico musicista si era recato a Partinico con l’inseparabile amico Massimo Bassoli. Chi scrive serba ancora nitido il ricordo di quanto visto e sentito quella sera.
Il palco era montato nel centro del campo della Favorita, tutt’altra cosa rispetto all’impianto odierno. Il pubblico ebbe accesso solo in curva nord. Troppa la distanza, e i megaschermi non erano ancora diffusi. Gli anni delle contestazioni ai concerti sembravano ormai alle spalle, e si viveva un’atmosfera di sufficiente rilassatezza, nonostante  la presenza massiccia di forze dell’ordine. Frank Zappa schierava una formazione di primordine, con alcuni abituali suoi accompagnatori. In scaletta, senza soluzione di continuità, soprattutto brani degli album di fine anni ’70 quali Studio Tan, il corrosivo Sheik Yerbouti e l’autobiografico, magnifico Joe’s Garage.
La recinzione che delimitava il prato – poco più di una semplice rete da pollaio – presentava una vistosa falla. Tre o quattro ragazzi tra i più curiosi e impazienti, dopo circa quanta minuti la oltrepassarono incuranti alla ricerca di una migliore visuale. Subito, energici spintoni agli “intrusi”. Immediata la reazione della curva, tra fischi e robuste invettive. Sconcertante la presa di posizione dei militari: assetto antisommossa davanti al palco e lancio di lacrimogeni verso la curva, con la musica ancora a mille. Si scatenò in breve una animata guerriglia che proseguì in maniera più consistente all’esterno dello stadio, con numerosi feriti e contusi. I più sfortunati (e meno lesti) trovarono le porte chiuse dall’interno e furono duramente percossi a colpi di manganello. Nessun morto, però, invece dei tre millantati dal critico inglese Barry Miles in un volume che, tra tante sciocchezze ed ingenue esagerazioni, parla addirittura anche di una reazione armata da parte del pubblico. Tuttavia, dopo quella disastrosa serata, Frank Zappa si ritirò per due anni dalle scene per concentrasi sui suoi progetti di musica contemporanea.
Enrico Vita

L'Italia di sciabola (Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Tarantino e Luigi Samele) ha conquistato la medaglia di bronzo nel torneo olimpico battendo la Russia 45-40.

Gregorio Paltrinieri si è qualificato per la finale olimpica nei 1.500 stile libero. L'azzurro, primo nella sua batteria, ha chiuso con il quarto tempo di 14.50.11. Il più veloce è stato il cinese Sun Yang (14.43.25).

TRAMPOLINO 3M, CAGNOTTO IN SEMIFINALE - La prima dietro alle potenti cinesi. Tania Cagnotto si è qualificata per le semifinali del trampolino tre metri ai Giochi di Londra: la tuffatrice azzurra si è qualificata con il terzo punteggio di 349.80, alle spalle della coppia asiatica Wu Minxia, prima con 387.95 e He Zi, terza con 363.85. Entra nella rosa delle diciotto che domani si giocheranno l'accesso in finale anche Francesca Dallapé, 13/a con 311.25

TRIPLO DONNE, LAMANTIA ELIMINATA - E' già finita l'Olimpiade di Simona Lamantia, la saltatrice siciliana che ieri si era detta molto fiduciosa ed un grado di lottare anche per il podio del triplo donne. Invece è stata eliminata nelle qualificazioni, ottenendo con la misura di 13.92, il 18/mo posto complessivo. Alla finale dei Giochi si qualificavano le prime 12 e quindi l'azzurra è fuori. La miglior prestazione di oggi è stata quella della britannica Yamile Aldama, con 14.45

SCHERMA, PER ITALIA SCIABOLA FINALE BRONZO - Niente da fare per l'Italia di sciabola a squadre a Londra 2012. Gli azzurri hanno ceduto in semifinale 45-37 alla Sud Corea. Si batterà per la medaglia di bronzo. La squadra azzurra (Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Tarantino e Luigi Samele) incontrerà nella 'finalina' per il bronzo la Russia sconfitta 45-43 dalla Romania.

CAMPRIANI 8/0 IN FINALE CARABINA 50 MT - Niccolò Campriani ha concluso all'ottavo posto la sua prova nella specialità della carabina dai 50 metri. Alla Royal Artillery l'azzurro era arrivato in finale col sesto punteggio dopo le eliminatorie della mattina. L'oro è andato al bielorusso Sergei Martinov.

VINCI-BRACCIALI ELIMINATI, TUTTI AZZURRI OUT - Tutti fuori gli azzurri del tennis alle Olimpiadi. Gli ultimi italiani rimasti in gara, la coppia del doppio misto formata da Daniele Bracciali e Roberta Vinci, é stata eliminata nei quarti di finale dalla coppia tedesca Kas-Lisicki in tre set: 4-6; 7-6; 10-7.

CANOTTAGGIO; ITALIA QUARTA NEL DUE SENZA - Niente medaglie per l'Italia nel due senza di canottaggio. Niccolò Mornati e Lorenzo Carboncini si sono piazzati quarti. L'oro è andato alla Nuova Zelanda, davanti a Francia e Gran Bretagna.

NUOTO; AFFONDANO STAFFETTE,NIENTE FINALE 4X100 MISTA - Affondano le staffette azzurre nel penultimo giorno di gare ai Giochi di Londra. Le ragazze della 4X100 mista con Federica Pellegrini in ultima frazione chiudono la batteria all'11/o posto in 4'02"20 e sono fuori dalla finale. Peggio fanno anche i maschi con Fabio Scozzoli nella rana e Luca Dotto a chiudere con lo stile libero, solo 14esimi in 3'36"88

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