Il tasso d'inflazione annuo a luglio registra una frenata, passando al 3,1% dal 3,3% di giugno. Il rallentamento è dovuto principalmente ai beni energetici (compresi carburanti). Lo rileva l'Istat rivedendo leggermente al rialzo le stime che davano il tasso al 3%. Su base mensile i prezzi sono saliti dello 0,1%. L'inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 2,8%, quella di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è stabile al 2,2%.
Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo risulta stazionario al 2,3%. Rispetto a luglio 2011, i maggiori tassi di crescita interessano le bevande alcoliche e tabacchi (+7,1%), l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,0%) e i trasporti (+5,1%). Quelli più contenuti riguardano le divisioni servizi sanitari e spese per la salute (+0,3%) e ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7%). I prezzi delle comunicazioni risultano in flessione su base annua (-0,9%). A luglio si fa sentire anche il caro vacanze, l'Istat infatti registra aumenti mensili consistenti per i prezzi del trasporto aereo passeggeri, in rialzo del 9,1% (-4,7% su base annua) e del trasporto marittimo passeggeri, come i traghetti, con un incremento del 15% (-0,9% in termini tendenziali). Forti crescite mensili si rilevano anche per i prezzi dei Pacchetti vacanza sia nazionali (+21,3%) sia internazionali (+8,2%) e di alcuni servizi di alloggio quali villaggi vacanze, campeggi e simili (+21,5%, +1,3% su base annua).
A livello territoriale, Genova (+3,9%), Trento (+3,7%) e Trieste (+3,6%) sono le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto a luglio 2011. Le variazioni più moderate riguardano Campobasso (+1,9%), Palermo (2,4%), Bologna e Firenze (per entrambe +2,5%). Sempre a luglio l'indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi Ue (Ipca) diminuisce dell'1,7% su base mensile, principalmente a causa dei saldi estivi, e aumenta del 3,6% su base annua, lo stesso valore registrato a giugno. La stima preliminare era +3,7%. Mentre, fa sapere l'Istat, l'Ipca a tassazione costante diminuisce dell'1,7% su base mensile e aumenta del 2,7% in termini tendenziali.
A luglio il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, cioé i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4% su base annua, un rialzo superiore al tasso d'inflazione (al 3,1%), ma inferiore a quanto registrato a giugno (4,4%). Su base mensile si è verificato un calo (-0,5%). I prezzi dei carburanti a luglio scendono rispetto a giugno: la benzina cala dello 0,8% e il gasolio per mezzi di trasporto diminuisce dell'1,2%.
Su base annua si registrano forti frenate sia per la verde, con la crescita che rallenta al 12,5% (dal 16% di giugno), sia per il diesel, con il rialzo che si abbassa al 14,2% (dal 18,8% di giugno). Nonostante il raffreddamento dei listini comunque i prezzi di benzina e gasolio continuano a segnare aumenti annui a doppia cifra.
L'Istat registra una forte diminuzione mensile dei prezzi della frutta fresca, in discesa a luglio del 9% rispetto a giugno. Tuttavia la crescita annua resta ampiamente positiva (+5,3%). Nel complesso il settore prodotti alimentari e bevande analcoliche fa segnare un calo su giugno dello 0,9%, con l'aumento tendenziale che si attesta al 2,5%.
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