Un bronzo che riscatta la beffa di Pechino, ma il terzo posto dell'Italia della ginnastica ritmica risulta agrodolce per le campionesse del mondo in carica che accarezzavano l'idea di una medaglia più preziosa. Perché se fin dalla prima rotazione l'oro olimpico, vinto dalla Russia per la quarta volta consecutiva, è apparso un traguardo troppo ambizioso per le 'farfalle', non altrettanto si può dire del secondo posto. Piazzamento con il quale le azzurre si erano qualificate nelle eliminatorie, confermato anche dopo la prima esecuzione delle cinque palle, conclusasi con il punteggio di 28.125. Fatale l'errore nella seconda rotazione, quando un nastro è caduto a terra, rimbalzando 20 cm al di fuori dal tappeto. Inevitabile la penalizzazione e con essa il sorpasso della Bielorussia, che pur proponendo un esercizio meno ricco e complesso di quello italiano, ha avuto il merito di saper nascondere meglio le imperfezioni della sua esecuzione. Resta però la soddisfazione di una nazionale che dopo l'argento di Atene ha saputo cancellare la farsa di Pechino 2008, dove una giuria quanto mai discutibile l'aveva confinata giù dal podio, portando a casa una medaglia. Anche a dispetto di un clima generale che le azzurre, tre volte campionesse del mondo di fila, hanno avvertito come ostile. "Siamo venute ai Giochi pensando che ci volessero far fuori dal podio, essere riuscite a strappare una medaglia resta comunque una grande soddisfazione", conferma l'allenatrice capo Emanuela Maccarani. Che pure ammette l'errore "grosso", commesso dalla squadra azzurra nel corso dell'esecuzione dei tre nastri e due cerchi ma preferisce comunque sottolineare l'ambiziosa programma proposto alla Wembley Aena delle sue ragazze - Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Anzhelika Savrayuk, Marta Pagnini, Romina Laurito e Andreea Stefanescu - valutato complessivamente 55.450. Un punteggio maturato dopo aver migliorato il proprio parziale alle 5 palle nella prima rotazione della finale, chiuso al secondo posto (28.125), ma compromesso da quel lancio fuori misura del nastro costato un gradino del podio (27.325). Lontana la Russia (57.000), a meno di una spanna (quanto la misura dell'imperfezione decisiva) l'argento della Bielorussia (55.500). "Questo bronzo è un misto di emozioni - la conferma di Santoni che con Blanchi chiude la carriera con la seconda medaglia olimpica dopo quella del 2004 -. Siamo delle perfezioniste e non ci accontentiamo mai. Sapevamo che in quanto campionesse del mondo ci avrebbero attese al varco, questa medaglia ha davvero un valore speciale". Il bronzo delle farfalle è il secondo della ginnastica italiana a Londra 2012 dopo quello agli anelli di Matteo Morandi, e la 30/esima medaglia della ginnastica italiana a cinque cerchi (14 ori - 6 argenti - 10 bronzi). Prossimo tappa, Rio. Prima però è tempo di festeggiare: le farfalle italiane sono già in volo verso Lloret de Mar, per una settimana di vacanza, tutte assieme, lontano da nastri e cerchi.
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