Bolt, Bolt e ancora Bolt: quando c'é di mezzo Sua Maestà Velocità ormai non ci si stupisce più di nulla. Terza gara, terzo oro e, stavolta, con tanto di record del mondo. Il marziano giamaicano ha concluso una strepitosa frazione della 4x100 suggellando un'Olimpiade perfetta, in cui l'incredibile tempo di 36"84, per la prima volta nella storia sotto il muro dei 37", offre l'ennesimo show. Lo sprinter giamaicano è stato ancora una volta il grande protagonista dell'ultima notte dell'atletica (domani è in programma la maratona ma l'arrivo è previsto al Mall) rubando la scena a tutto e a tutti, compreso il britannico Mohamed Farah capace comunque di una strabiliante doppietta e alla discussa sudafricana Caster Semenya, medaglia d'argento dietro alla russa Mariya Savinova neo olimpionica degli 800. Mentre il mondo si divide sul "Più Grandé nella virtualissima gara dei 100 tra Usain Bolt e il 'Figlio del vento' Carl Lewis, il giamaicano è di nuovo sceso in pista stasera in un Olimpic Stadium completamente strapieno, ha preso per mano i suoi compagni di staffetta (Carter, Frater e Blake) e abbattuto un altro dei muri storici dell'atletica leggera. In bilico fino alla terza frazione, la gara ha 'violentemente' preso la sua direzione quando Blake ha passato il testimone a Bolt che è scattato negli ultimi 100 metri con a fianco il rivale Usa: una progressione inarrestabile e un oro assicurato. Il terzo posto dei canadesi è durato poco: il quartetto è stato squalificato per un cambio di corsia sbagliato nell'ultimo passaggio di testimone. Con l'oro di stasera, Bolt mette al collo il sesto titolo olimpico, la seconda tripletta in due Olimpiadi. Davanti a tanta dimostrazione di forza, talento e muscoli è normale che il resto passi in secondo piano. Keshorn Walcott ha vinto la medaglia d'oro nel giavellotto con la misura di 84,58 davanti all'ucraino Oleksandr Pyatnystya, medaglia d' argento in 84,51. Il bronzo è andato al finlandese Antti Ruuskanen (84,12). Più sorprendente la vittoria della Savinova negli 80 femminili con il tempo di 1'56"19, davanti alla Semenya e all'altra russa Ekaterina Poistogova (1'57"53). In precedenza il campione del mondo Mo Farah aveva regalato alla Gran Bretagna il primo oro olimpico nei 5.000 metri, bissando il successo di una settimana fa sui 10.000. La medaglia d'argento è andata all'etiope Dejen Gebremeskel, il bronzo al keniano Thomas Pkemei Longosiwa. Nella 4x400 gli Stati Uniti (DeeDee Trotter, Allyson Felix, Francena McCorory, Sanya Richards-Ross) hanno preceduto la Russia e la Giamaica.
Piccolo siparietto tra Usain Bolt ed un giudice di gara, subito dopo la vittoria ed il record del mondo stabilito dalla staffetta della Giamaica nella 4x100. Il campione caraibico voleva portare via il 'testimone' come ricordo dell'impresa compiuta con i suoi compagni di squadra. Ma un solerte giudice lo ha bloccato e gli ha impedito di sottrarre il 'cimelio'. Bolt, davanti alle telecamere, ha spiegato che voleva portare con sé l'asta che i corridori si passano durante la staffetta.