"Mentre il tuo disagio viene trasmesso in cronaca - scrivono i dipendenti della compagnia low cost - noi siamo in aeroporto, forse un po' rumorosi per farci sentire in questo silenzio assordante. Al contrario di quanto avrai letto o sentito dire però, la nostra compagnia non è fallita: siamo pronti a salire sui nostri aeroplani e portarti a destinazione". Il personale si aspettava "molto dall'accordo che sembrava veder felicemente convolare a nozze la principale compagnia italiana con il nostro piccolo vettore" e "invece qualcosa non ha funzionato". "Le trattative - scrivono i dipendenti Windjet - si sono protratte a singhiozzo sino al culmine dell'alta stagione, momento in cui è saltata l'intesa. Non sapremmo dire perché questo sia accaduto poco prima dell'inizio o durante le tue vacanze". "Siamo stati messi in condizione di non potere più effettuare i voli - continua la lettera - i nostri aeromobili bloccati su aeroporti stranieri in attesa di una schiarita. Sembra poco credibile che qualche capriccio momentaneo costringa te a pagare un iniquo sovraprezzo per poter volare con altre compagnie quando hai già pagato profumatamente un biglietto e noi, che siamo abituati ad accoglierti sull' aeroplano, a sostare in aeroporto per fare presente che gli aeroplani non volano da soli: c'e bisogno di noi". La lettera sarà distribuita negli aeroporti e sarà lanciata una petizione per coinvolgere il governo a trovare una soluzione.