Una famiglia quest'anno spendera' mediamente 100 euro in piu' rispetto al 2011 per mandare i figli a scuola. E' la stima fornita dal Codacons secondo cui la stangata e' dovuta soprattutto ai libri, che graveranno sui bilanci familiari per 80 euro in piu' rispetto allo scorso anno. Piu' contenuto l'aumento del corredo scolastico, 20 euro, anche se piu' che doppio rispetto all'inflazione media italiana.
"La ragione di questo mega aumento sui libri - spiega l'associazione - dipende dall'entrata in vigore, a partire da quest'anno, del divieto di utilizzare testi esclusivamente a stampa. Le istituzioni scolastiche, in base ai decreti 42 e 43 dell'11 maggio 2012, devono obbligatoriamente adottare 'esclusivamente libri di testo in formato misto ovvero interamente scaricabili da internet'". - Questo, prosegue il Codacons, "ha costretto gli insegnanti a cambiare libro di testo, anche perche' non tutte le case editrici si sono adattate alle nuove regole, o comunque l'edizione del libro, in tal modo vanificando il vecchio blocco delle edizioni che mirava a incentivare il mercato dell'usato.
Un vero colpo basso per il risparmio delle famiglie". Secondo l'associazione dei consumatori, "nonostante gli aumenti dei tetti di spesa dei libri scolastici fissati dal ministero fossero dell'1,5%, che sommato al possibile sforamento del 10%, potevano determinare un aumento teorico massimo di 44 euro, la stangata effettiva e' ben superiore, anche per via dei soliti libri scolastici facoltativi, che facoltativi non sono e degli sforamenti dei tetti. Insomma, la promessa che il ministero dell'Istruzione aveva fatto nel 2009, che entro i successivi tre anni, ossia entro quest'anno, vi sarebbe stata una diminuzione di spesa del 30% per l'acquisto dei libri scolastici, si e' dimostrata l'ennesima bufala a danno delle tartassate famiglie italiane".
Per queste ragioni il Codacons ha deciso di impugnare al Tar i decreti ministeriali 42 e 43 dell'11 maggio 2012 e chiedere la loro sospensiva.