Migliaia di persone, tra cui anche diversi dissidenti, sono rinchiusi contro la loro volonta' in istituti psichiatrici della Cina, spesso come forma di punizione per le loro proteste politiche.
Lo rivela una relazione pubblicata dal gruppo Chrd (Chinese Human Rights Defenders), che arriva un mese prima della revisione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilita' delle Nazioni Unite, ratificata nel 2008. Secondo lo studio i detenuti sono sottoposti a abusi e violenze.
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