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Profumo: "Buon segnale
per il nostro Paese"

francesco profumo

"In questo momento di difficoltà il fatto di procedere a un numero così elevato di assunzioni è un buon segnale per la scuola e per il Paese". Questo il commento del Ministro Francesco Profumo sulla decisione presa dal CdM. "E' previsto un concorso che sarà bandito a settembre e dunque ci sarà una fase due. E' il primo concorso dal '99 e per alcuni classi di concorso addirittura - ha osservato Profumo - il primo dal '90. Un altro concorso ci sarà l'anno prossimo in primavera e poi con regolarità ogni tre anni. In questo modo - ha concluso - rinormalizziamo il sistema di ingresso nella scuola".

Occorre "sostenere questa generazione e pensare a quelle che verranno. Dobbiamo lavorare per ridare forza a breve termine con le assunzioni, ma anche a lungo termine. E lo faremo con la cultura del merito". Intervistato dal Messaggero, il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo esprime soddisfazione per i provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri in tema di scuola. "Volevamo dare un segnale forte. E' il momento di prendere decisioni e fare scelte importanti per le nuove generazioni, evitando, come ha detto Monti, di rammaricarci per una 'generazione perduta'", dichiara Profumo. "Il programma di azione, nei prossimi mesi, è quasi temerario. Dobbiamo dare in tempi brevi una migliore scolarità a tutta la popolazione e pensare in modo concreto ai giovani che domani cercheranno lavoro". Le immissioni in ruolo dei docenti e dei dirigenti, rileva Profumo, "erano già state annunciate". Quanto alle risorse, "erano già state destinate, nessun ostacolo". Sul concorso, "il bando verrà pubblicato il 24 settembre. Quasi 12mila posti, in primavera ne è previsto un altro", dice il ministro. "E' stata prevista una prova preselettiva" entro la fine di ottobre, con "test uguali per tutte le classi di concorso", cui seguiranno "a gennaio la prova scritta e poi quella orale". L'obiettivo, rimarca, è anche quello di "portare in classe docenti più giovani, vicini ai nuovi insegnamenti, alle tecnologie avanzate". Il nuovo sistema di valutazione, prosegue Profumo, prevede una "autovalutazione degli istituti". Il sistema "si basa su tre strumenti: l'Invalsi, l'Indire e il corpo ispettivo", ma, assicura, "non parliamo di sanzioni o premi: l'intenzione è quella di rendere pubblico il rendimento della scuola". In tema dei tagli alla spesa, "per la scuola si tratta essenzialmente di riorganizzare le risorse", sottolinea Profumo, secondo cui "gli effetti della spending review sono tollerabili per la ricerca". Gli enti di ricerca, aggiunge, dovranno riconsiderare i modelli di gestione. Che vuol dire mettere i nostri istituti e centri in grado di ottenere più finanziamenti europei".

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