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Due delle Pussy Riot
fuggono all'estero

Mark Feigin e Nikolai Polozov, avvocati delle tre Pussy Riot condannate a due anni di carcere per "teppismo religioso", sostengono di non potere "personalmente" confermare la fuga all'estero di altre due componenti del gruppo punk femminista, ricercate in Russia per la loro preghiera anti-Putin nella cattedrale di Mosca. "Per questioni di sicurezza - ha spiegato alla BBC Feigin - non siamo in contatto con gli altri membri della band, composta da decine e decine di partecipanti". 

Lo scorso 17 agosto il tribunale di Mosca ha condannato tre membri del gruppo a due anni di prigione. La sentenza ha scatenato proteste e manifestazioni in tutto il mondo. Gli avvocati difensori delle tre condannate ricorreranno in appello questa settimana. A proposito delle due ragazze scappate, Pyotr Verzilov, marito di Nadia Tolokonnikova ha dichiarato poco fa che anche loro avevano partecipato alla 'preghiera punk' nella basilica del Cristo Salvatore. 

"Si trovano in un posto sicuro, fuori dalla portata della polizia russa", ha detto lasciando intendere che si trovino in un paese che non ha accordi di estradizione con la Russia. "bisogna ricordare però che nel paese ci sono ancora 12 o 14 membri del gruppo che partecipano attivamente, è un grande collettivo", ha aggiunto il marito di colei che è diventata ormai 'testimonial del gruppo e icona pop.

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