L'uragano Isaac ha raggiunto le coste della Lousiana con venti da 80 miglia all'ora, ovvero quasi 130 chilometri all'ora. Lo comunica il National Hurricane Center. Oltre centomila persone sono rimaste senza luce nel sud degli Stati Uniti. Le autorità locali hanno invitato la popolazione di Lousiana, Alabama e Mississippi a tenersi pronta per far fronte a una possibile emergenza legata a vasti blackout. Si fa sempre piu' critica la situazione a New Orleans. La pioggia battente e venti sempre piu' forti stanno sferzando la citta' e - affermano le autorita' cittadine - alcune delle barriere poste per tentare di arginare le inondazioni sono state rovesciate dalla furia delle raffiche, che presto potrebbero raggiungere anche le 95 miglia orarie (oltre 150 chilometri orari). L'uragano - spiegano i meteorologi - dovrebbe comunque restare di 'Categoria 1' e nelle prossime ore, dopo essere passato per New Orleans, dovrebbe deviare verso ovest, investendo la citta' di Baton Rouge, capitale della Louisiana. Nello Stato, intanto, sono oramai oltre 200.000 le persone rimaste senza corrente elettrica. dell'inviato Stefano de Paolis Isaac "é una grossa tempesta", deve essere "presa sul serio", questo "non è il momento di sfidare il destino". Il presidente Barack Obama è preoccupato, e lo dimostra andando in televisione per esortare: "Se le autorità vi dicono di evacuare, evacuate!". Isaac, trasformatosi ormai da tempesta tropicale in uragano, si avvicina minaccioso alle coste che si affacciano sul Golfo del Messico, dove arriverà stanotte. Le ferite inferte da Katrina, esattamente sette anni fa, sono ancora aperte. Ma la lezione, sembra, è stata imparata. Allora, nel 2005, l'uragano venne sottovaluto, e causò un'ecatombe. Stavolta è diverso. Malgrado in mattinata il sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu, abbia escluso, almeno per il momento, un ordine di evacuazione obbligatoria dalla città (lo farà solo se si trasformerà in uragano di livello 3), da giorni ci si prepara per quando Isaac "toccherà terra".