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Intercettazioni, l'ira del Quirinale
"Napolitano non è ricattabile"

Il Presidente della Repubblica non e' ricattabile, non ha nulla da nascondere e terra' fede ai suoi "doveri costituzionali". E' in corso "una campagna di insinuazioni e di sospetti" e alle "tante manipolazioni si aggiungono i falsi". Lo afferma un comunicato del Quirinale. 

La "campagna di insinuazioni e sospetti" nei confronti del Presidente della Repubblica - si legge nella nota del Quirinale - ha raggiunto un nuovo apice con il clamoroso tentativo di alcuni periodici (Panorama, ndr) e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate tra il Capo dello Stato e il senatore Mancino. Alle tante manipolazioni si aggiungono, cosi', autentici falsi. Il Presidente, che non ha nulla da nascondere ma valori di liberta' e regole di garanzia da far valere, ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi in termini di principio sul tema di possibili intercettazioni dirette o indirette di suoi colloqui telefonici, e ne attende serenamente la pronuncia. Quel che sta avvenendo, del resto, conferma l'assoluta obbiettivita' e correttezza della scelta compiuta dal Presidente della Repubblica di ricorrere alla Corte costituzionale a tutela non della sua persona ma delle prerogative proprie dell'istituzione. Risibile percio' e' la pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter "ricattare" il Capo dello Stato. Resta ferma la determinazione del Presidente Napolitano di tener fede ai suoi doveri costituzionali. A chiunque abbia a cuore la difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere ogni torbida manovra destabilizzante.

Quello delle intercettazioni è "uno strumento preziosissimo", ma "non è nemmeno pensabile che si possa intercettare il capo dello Stato". Ad affermarlo è il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ai microfoni di Prima di tutto, su Radio 1 Rai, definendo "inaccettabile" quanto sta accadento intorno al presidente Napolitano. "Sono fatti inaccettabili", ha detto Cancellieri nell'intervista. "Noi siamo di fronte ad una istituzione davanti alla quale tutti dobbiamo portare rispetto e considerazione. Nel momento in cui un Paese perdesse certi principi che sono fondamentali per il vivere civile - ha aggiunto - credo che sia un Paese che smarrirebbe se stesso". Riferendosi poi alla pubblicazione delle presunte intercettazioni sul settimanale Panorama, il ministro ha affermato che "sono cose che non possono essere consentite perché non si può consentire che la piùalta istituzione dello Stato venga posta in questa maniera all'attenzione e venga in qualche modo offuscata la sua immagine perché è un'immagine di altissima specchiatura". "Io credo - ha precisato - che bisogna distinguere la necessità delle intercettazioni", "uno strumento preziosissimo che ha portato a risultati veramente molto significativi in tantissime inchieste", ma "contemporaneamente non si può sopportare cose di questo genere. La pubblicazione - ha concluso - deve seguire delle regole molto serie e molto precise e poi comunque qui parliamo del Capo dello Stato che non dev'essere nemmeno intercettato, cioé, non è nemmeno pensabile che si possa intercettare il Capo dello Stato".(ANSA).

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