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Riaperto il ponte di Calderà

 

Il presidente della Provincia
Nanni Ricevuto, con una breve
cerimonia, ieri sera, poco dopo
le 18,30, ha aperto al transito,
assieme al vicesindaco di Barcellona
Giuseppe Saija, il ponte
provvisorio di Calderà, a più di
nove mesi dall’alluvione del 22
novembre scorso. Sostituisce il
vecchio ponte crollato per effetto
della furia devastante delle
acque del torrente Longano. Il
"ponte provvisorio" ha le caratteristiche
di un viadotto definitivo.
E tale potrebbe diventare –
così come ha annunciato ieri sera
alla “Gazzetta” lo stesso presidente
Nanni Ricevuto, il quale
– sollecitato dai commercianti
di Calderà – ha annunciato
l’apertura di un ampio confronto
tra tecnici e istituzioni (Genio
Civile, Comune, Provincia e
Protezione civile) per trovare
una soluzione che sia "gradita"
ai residenti.
Il ponte – come affermato dal
vice sindaco Giuseppe Saija – è a
due corsie, «anche se le manovre
necessarie per accedere alle
rampe di raccordo tra le due
sponde, non consentono di far
transitare, almeno per il momento,
due autoveicoli contemporaneamente.
Così – spiega
Saija – è stato necessario installare
sui due versanti opposti due
semafori provvisori per consentire
il transito alternato in sicurezza.
Il ponte infatti potrebbe
benissimo sopportare il doppio
senso di marcia, ma ciò non è
possibile solo perché le rampe, a
causa delle diverse quote, non
consentono manovre agevoli»

Con una cerimonia sobria è stato riaperto ieri sera il ponte provvisorio di Calderà che sostituisce quello crollato nell'alluvione del 22 novembre dello scorso anno. Tra i presenti il presidente della Provincia Nanni Ricevuto eil  vicesindaco di Barcellona, Giuseppe Saija. Il ponte è a due corsie, ma per il momento non possono transitare due mezzi contemporaneamente e quindi la circolazione sarà regolata dai semafori in entrambe le direzioni. Tra l'altro ciò è determinato anche da ragioni di sicurezza per evitare il passaggio contemporaneo di due autoveicoli. Anche le manovre nelle rampe non appaiono agevoli. A margine della manifestazione anche una protesta dei commercianti di Calderà che hanno detto di sentirsi abbandonati e di aver subito gravi danni dopo l'alluvione. Il presidente Ricevuto si è impegnato a trovare una soluzione definitiva attraverso un "tavolo tecnico istituzionale".

 

 

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