Domenica 24 Novembre 2024

Disservizi ospedali, interviene Coppolino

Desta preoccupazione la situazione sanitaria dell'hinterland barcellonese poiché l'ospedale di Barcellona, ormai da troppo tempo, non è in grado di far fronte alle richieste di salute che viene dalla popolazione.
 
Parliamo di una struttura non più in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza che nel corso degli ultimi anni è stata progressivamente depotenziata dai super manager che si sono succeduti alla guida dell'azienda sanitaria.
La tanto attesa conurbazione con l'ospedale di Milazzo, il progetto degli Ospedali Riuniti, che doveva essere la panacea di tutti i mali, è naufragato miseramente.
Molte nel corso degli anni le U.U.O.O. soppresse ed il relativo personale mobilitato in altre strutture; nel contempo altre Unità operative da anni mancano della figura primariale (Chirurgia, Medicina, Anestesia, Radiologia) che è essenziale nell'organizzazione del lavoro.
Impensabile, a tal proposito, che primari di Milazzo possano essere nominati ad interim anche a Barcellona e non essere presenti assiduamente anche in tale struttura, salvo nelle migliori delle ipotesi per brevi e fugaci apparizioni.
Non è stata istituita l'osservazione al Pronto Soccorso che avrebbe consentito un ricovero breve e sarebbe stato utile a ridurre il numero dei ricoveri e decongestionato il lavoro delle Unità operative.
Ma, soprattutto, non è stata istituita un'area dell'emergenza, essenziale in qualsiasi ospedale degno di tale appellativo, ove la figura del cardiologo e del rianimatore lavorano in sinergia in una terapia intensiva cardiologica e rianimatoria che riesca a fronteggiare le emergenze cardiologiche, rianimatorie, neurologiche e politraumatizzati che in qualsiasi struttura ospedaliera arrivano inevitabilmente.
Improponibile, infatti, che la presenza del cardiologo in un ospedale possa essere solo saltuaria e non continua nelle 24 ore e vicariata, nelle ore notturne, dalla reperibilità da casa sopratutto in un vastissimo hinterland qual è quello di Barcellona.
Così come, in una struttura sanitaria con un così vasto bacino d'utenza, è necessaria almeno nelle ore diurne la presenza di un ortopedico che faccia fronte alle numerose urgenze traumatologiche che ivi afferiscono soprattutto nella stagione estiva.
Il progetto di Ospedali Riuniti, che concettualmente potrebbe essere accettato, deve presupporre uno sforzo organizzativo notevole e soprattutto buon senso da parte degli operatori e, comunque, non è sicuramente applicabile alle discipline di base che devono essere presenti in tutte le strutture ospedaliere.
Su questi e su altri argomenti di primaria importanza ci si dovrà confrontare e prevedere le opportune soluzioni da parte di tutti i candidati alla presidenza della Regione Siciliana, compreso i candidati per uno scranno all’assemblea regionale.
Nelle more, lo scrivente e la Città attendono risposte concrete da parte del direttore generale dell’Asp 5, per evitare eclatanti iniziative di proteste già in programma».
 

Desta preoccupazione la situazione sanitaria dell'hinterland barcellonese poiché l'ospedale di Barcellona, ormai da troppo tempo, non è in grado di far fronte alle richieste di salute che viene dalla popolazione. Ad evidenziarlo il consigliere provinciale Coppolino il quale evidenzia come la struttura non sia più in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza che nel corso degli ultimi anni è stata progressivamente depotenziata dai super manager che si sono succeduti alla guida dell'azienda sanitaria."La tanto attesa conurbazione con l'ospedale di Milazzo - afferma l'esponente politico - il progetto degli Ospedali Riuniti, che doveva essere la panacea di tutti i mali, è naufragato miseramente.Molte nel corso degli anni le U.U.O.O. soppresse ed il relativo personale mobilitato in altre strutture; nel contempo altre Unità operative da anni mancano della figura primariale (Chirurgia, Medicina, Anestesia, Radiologia) che è essenziale nell'organizzazione del lavoro.Impensabile, a tal proposito, che primari di Milazzo possano essere nominati ad interim anche a Barcellona e non essere presenti assiduamente anche in tale struttura, salvo nelle migliori delle ipotesi per brevi e fugaci apparizioni.Non è stata istituita l'osservazione al Pronto Soccorso che avrebbe consentito un ricovero breve e sarebbe stato utile a ridurre il numero dei ricoveri e decongestionato il lavoro delle Unità operative.Ma, soprattutto, non è stata istituita un'area dell'emergenza, essenziale in qualsiasi ospedale degno di tale appellativo, ove la figura del cardiologo e del rianimatore lavorano in sinergia in una terapia intensiva cardiologica e rianimatoria che riesca a fronteggiare le emergenze cardiologiche, rianimatorie, neurologiche e politraumatizzati che in qualsiasi struttura ospedaliera arrivano inevitabilmente.Improponibile, infatti, che la presenza del cardiologo in un ospedale possa essere solo saltuaria e non continua nelle 24 ore e vicariata, nelle ore notturne, dalla reperibilità da casa sopratutto in un vastissimo hinterland qual è quello di Barcellona.Così come, in una struttura sanitaria con un così vasto bacino d'utenza, è necessaria almeno nelle ore diurne la presenza di un ortopedico che faccia fronte alle numerose urgenze traumatologiche che ivi afferiscono soprattutto nella stagione estiva.Il progetto di Ospedali Riuniti, che concettualmente potrebbe essere accettato, deve presupporre uno sforzo organizzativo notevole e soprattutto buon senso da parte degli operatori e, comunque, non è sicuramente applicabile alle discipline di base che devono essere presenti in tutte le strutture ospedaliere.Su questi e su altri argomenti di primaria importanza ci si dovrà confrontare e prevedere le opportune soluzioni da parte di tutti i candidati alla presidenza della Regione Siciliana, compreso i candidati per uno scranno all’assemblea regionale.Nelle more, lo scrivente e la Città attendono risposte concrete da parte del direttore generale dell’Asp 5, per evitare eclatanti iniziative di proteste già in programma». 

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