I carabinieri, che avrebbero accantonato la pista dell'omicidio-suicidio, stanno cercando di capire se si sia trattato di una disgrazia o se il ragazzo, 26 anni, avrebbe reagito a un rifiuto della giovane 21enne buttandosi giù dallo sperone sul quale i due si erano appartati e Francesca sia caduta dopo aver tentato di fermarlo. Un contributo a risolvere il giallo potrebbe venire dalle analisi chimiche che dovrebbero accertare la presenza di alcol o sostanze stupefacenti nel sangue del ragazzo e dalle testimonianze degli amici. Secondo indiscrezioni, alcuni conoscenti l'avrebbero descritto come una persona fragile, con grossi problemi di inserimento. Francesca e Giuseppe si frequentavano da pochissimo. Quella di lunedì sera era la loro prima uscita. La ragazza era reduce da una relazione dalla quale era nato un bambino. Poi l'amicizia con Giuseppe: entrambi lavoravano in un pub. I genitori dei due non sapevano del rapporto e, sentiti dai militari, hanno raccontato che i due ragazzi erano sereni lunedì scorso quando sono usciti di casa. Sullo scooter di Giuseppe sono arrivati alla "piazzetta degli innamorati": una videocamera li ha ripresi mentre scendevano e si allontanavano alla scogliera che è senza parapetto. Poi più nulla. Anche l'autopsia, che verrà effettuata domani all'istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, potrà dire poco sulla dinamica del fatto: eventuale acqua nei polmoni dei corpi spiegherà se siano morti annegati o per le ferite riportate nello schianto. Ma come siano caduti, in assenza di testimoni, sarà difficile capirlo.