"Il Presidente della Regione
Raffaele Lombardo nell'esercizio dei suoi poteri, essendo venuto
meno il vincolo fiduciario, ha revocato la nomina da assessore
regionale per le Infrastrutture e la Mobilità ad Andrea
Vecchio". Lo rende noto l'ufficio stampa della presidenza della
Regione.
La decisione è stata presa dopo che Vecchio "ha
reiteratamente rilasciato dichiarazioni che, eccedendo le
proprie competenze, si sono poste in stridente contrasto sia con
l'indirizzo politico individualmente perseguito da alcuni degli
assessori, sia con le scelte unitarie dell'organo collegiale di
governo, pregiudicando la solidale coerenza dell'azione
governativa".
"Egli ha diffuso notizie non vere parlando di atti
elettoralistici della Giunta di Governo - prosegue - privi di
assoluto fondamento e ben distanti dalla fisiologica dialettica
politica propria di un organo politico collegiale e con gravi
effetti provocatori nei confronti di intere categorie di
lavoratori attribuendo al Governo intenzioni non rispondenti
alla propria linea politica". Per Lombardo: "Ha inoltre
determinato un diffuso malessere nella compagine governativa
creando momenti di tensione, tale da renderne contraddittoria ed
incompatibile la presenza in Giunta".
Vecchio, imprenditore edile noto
per le sue denunce antiracket, era stato nominato nuovo
assessore regionale alle Infrastrutture il 5 giugno scorso.
Prese il posto di Pier Carmelo Russo. Negli ultimi giorni i
rapporti con il presidente Lombardo erano diventati
incandescenti. La prima grave incrinatura con il governatore era
avvenuta il 17 luglio quando l'ormai ex assessore dichiarò:
"La Sicilia è sull'orlo del crac e penso non si possano pagare
gli stipendi". E aggiunse: "Ho accettato l'incarico da
assessore in maniera provocatoria, per mettere le mani dentro e
capire perché la Sicilia non funziona. Non funziona perché
ogni cosa in questa Regione si muove in funzione del
clientelismo e del voto di scambio".
Da quel momento è stato un escalation di dichiarazioni al
vetriolo. Proprio la settimana prossima aveva alzato il tono
della polemica dicendo: "Siamo critici verso il sistema di
gestione della giunta e del presidente della Regione". E aveva
anche parlato di "provvedimenti clientelari assunti dal
governo". Avrebbe anche invitato "il presidente Lombardo a non
mettere più piede nel Palazzo e andare a raccogliere le
arance". Vecchio durante il suo mandato non ha risparmiato
neanche l'assemblea regionale siciliana. Il 27 luglio durante un
intervento in aula di Lombardo disse: "Il governatore ha
parlato per circa un'orà e ho visto che si alternavano gli
stenografi: uno ogni tre minuti". E aggiunse: "Mi dicono che
guadagnano da 2.500 a 6.000 euro al mese ma non sono
impressionato per gli stipendi che prendono, ma per averne visti
18 che si alternavano dopo pochi minuti".
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