Preceduta da un New York Times che s' interroga sulla fine delle mode, si alza il sipario su Fashion Week a Manhattan: dai tendoni allestiti al Lincoln Center ai loft sterminati degli ex magazzini portuali del West Side, oltre 300 passerelle aprono la lunga stagione del pret-a- porter femminile per la primavera-estate 2013. Dopo New York, che chiuderà il 13 seguirà Londra dal 14 al 18, poi Milano dal 19 al 25 settembre e, a ruota fino al 3 ottobre, sarà la volta di Parigi.
Da quel settembre di 11 anni fa quando gli aerei di Osama bin Laden rasero al suolo le Torri Gemelle proprio nei giorni delle sfilate, New York si interroga su cosa è moda anche perché la macchina del business che si era ripresa dopo le stragi è stata di nuovo messa al tappeto dal 'settembre nero' di Lehman e poi dalla crisi dell'euro: una 'one-two combination' da cui l'economia mondiale non si è ancora ripresa.
Ci interroga sul significato di moda e su chi detta lo stile: "I trend non sono più come una volta, quando la moda seguiva una unica direzione imposta dall'alto come le Tavole di Mosé", ha detto al New York Times Garance Dore, blogger e fotografo di strada. E' invece spesso, per l'appunto, la strada che indirizza le scelte dei consumatori, assieme a Internet: "Fino a dieci anni fa i trend nascevano in una stanza del Ritz, decisi da 30-40 persone, e poi venivano tradotti in vetrine e pubblicità", ha commentato Robert Burke, ex fashion director di Bergdorf Goodman nello stesso articolo del Times intitolato 'Are Trends Passe'?'. In questo quadro dunque vanno per un mese in passerella le collezioni più belle del mondo: solo a New York da oggi al 13 oltre trecento show, 80 dei quali nella sede ufficiale della Mercedes Benz Fashion Weeek al Lincoln Center.
L'attesa sfida Victoria Beckham-Katie Holmes (l'ex Spice Girl e la neo-divorziata da Tom Cruise al suo primo show con il marchio Holmes and Yang un tempo erano migliori amiche) si affianca a quella tra Tracy Reece che martedì ha vestito Michelle Obama alla Convention di Charlotte e Oscar de la Renta, il beniamino di Ann Romney. Londra 2012, secondo gli addetti ai lavori, sarà tra le ispirazioni degli stilisti, all'insegna del confort e della facilità di movimenti, i materiali indossati dagli atleti - cotone e Spandex - tradotti in fibre di lusso come pelle e seta. Alle sfilate fanno da contrappunto aperture di negozi come il nuovo di Emporio Armani su Madison Avenue. Tornano, come da anni, a New York gli italiani Diesel Black Gold e Philosophy, la linea giovane di Alberta Ferretti. E poi, senza fare distinzione tra nomi grandi o meno noti, Calvin Klein, Ralph Lauren e Donna Karan, Lacoste, Edun, Belstaff, Diane von Furstemberg, Narciso Rodriguez, Zac Posen, Custo Barcelona, Tommy Hilfiger, Carolina Herrera, Proenza Schouler, Rachel Zoe, Marc Jacobs, Michael Kors e Tory Burch.
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