L’organizzazione era ben oleata e i matrimoni venivano effettuati tutti in municipio. Peccato che fossero nozze fasulle, combinate tra extracomunitari e residenti della zona di Milazzo, Valle del Mela e financo isole Eolie. Il tempo di pronunciare il “sì” e poi ognuno tornava alle rispettive abitazioni. Il tutto per favorire la permanenza in Italia soprattutto di immigrati magrebini. I carabinieri l’hanno chiamata “Operazione Don Rodrigo”. Saranno così in venticinque a comparire il 12 ottobre davanti al Gip del tribunale di Barcellona. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il Procuratore della Repubblica Salvatore De Luca che, a conclusione di complesse indagini, ha scoperto che il giro di matrimoni taroccati era superiore a quanto individiduato nella prima parte dell’inchiesta. Nove dei venticinque indagati sono i promotori dei “matrimoni d’un giorno” effettuati lungo la fascia tirrenica della provincia.
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