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Ultimatum della Dusty ai sindaci

Si preannuncia una giornata difficile quella di martedi per i Comuni del comprensorio tirrenico. Anche in questo territorio infatti ci sarà lo sciopero generale dei servizi di igiene ambientale, già deciso nei giorni scorsi per contestare il mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori. A incrociare le braccia saranno Ato Me 1, Ato Me 2, Ato Me 4 e Messinambiente Messina e Taormina. "Purtroppo - affermano i rappresentanti di Fp Cigl, Fit Cisl E UilTrasporti - la situazione che si è venuta a creare è grave e paradossale  e concreto è il rischio di una nuova emergenza rifiuti con grandi disagi per i cittadini. Ma il dramma lo stanno vivendo anche i lavoratori che non percepiscono gli stipendi ormai da troppi mesi”. Il fatto nuovo, evidenziato dagli stessi sindacalisti è poi l'annuncio della Dusty, la società catanese che gestisce in appalto l’Ato Me 2, di licenziare tutte le maestranze in quanto, secondo quanto dichiarato, vanterebbe un credito di oltre 8 milioni di euro nei confronti dell’Ato Me 2 e dei comuni ricadenti nell’ambito. I lavoratori sarebbero in arretrato degli stipendi di Febbraio, Marzo, Giugno, Luglio e Agosto. Una situazione che in questo momento esclude i due centri maggiori, Milazzo e Barcellona che nei mesi scorsi hanno firmato i contratti di subentro con la Dusty: i lavoratori in servizio presso questi centri sono in arretrato soltanto degli stipendi di Febbraio e Marzo. “Gli altri sindaci del territorio d’ambito dell’Ato Me 2 - evidenziano i sindacati - sino ad ora si sono rifiutati di sottoscrivere i contratti di subentro adducendo la motivazione che singoli Comuni non possono accettare di sottoscrivere contratti contenenti clausole penalizzanti per i propri già sofferenti bilanci”. La Dusty da parte sua nella lettera inviata ai sindaci e al commissario liquidatore dell’Ato Me 2 ha ribadito che dal prossimo 30 settembre cesserà di svolgere funzioni di gestione del servizio per conto dei Comuni che non hanno sottoscritto i contratti e per questo ha annunciato la procedura di riduzione di personale per giungere al licenziamento dei 244 dipendenti. Le intenzioni di avviare la riduzione del personale erano già ben note ai sindaci che lo scorso 30 luglio avevano ricevuto una circostanziata lettera sullo sto dei debiti che l’Ato Me 2 aveva accumulato nei confronti della Dusty per i servizi resi. La società etnea aveva fatto sapere ai primi cittadini di tutti i 38 Comuni che se entro il 20 settembre non fossero giunte proposte sostitutive e risolutive della crisi in atto, la società avrebbe chiesto la rescissione del contratto e avviato le procedure di licenziamento così come si appresta a fare adesso per il perdurare del silenzio dei sindaci dei Comuni inadempienti e della stessa Ato i cui conti sono paralizzati e che cesserà di funzionare entro il prossimo 30 settembre.   

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