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Nuovi itinerari turistici

+novara1.txt,,$ Girolamo Sofia NOVARA DI SICILIA- E’ stato predisposto in questi giorni il primo dei tre percorsi didattici finalizzati alla valorizzazione del patrimonio storico-monumentale del Borgo novarese. Il percorso, denominato “itinerario rosso”, dedicato al patrimonio religioso monumentale del piccolo centro peloritano, è solo il primo dei tre che sono stati programmati dall’Assessorato Gestione e Fruizione dei Beni Culturali e Monumentali dell’Amministrazione Bertolami in seno al progetto “Novara, Museo a cielo aperto”. Nell’itinerario viene trattato e definito il prestigioso patrimonio religioso del paese costituito da ben nove chiese edificate tra il XIII e il XVII secolo. Seguendo le varie tappe del percorso didattico, il turista può non solo ammirare questi capolavori d’arte, frutto delle attente e capaci maestranze locali, ma anche essere edotto sulla storia del singolo monumento e dei suoi tesori nascosti. Un viaggio a ritroso nel tempo ripercorso in ogni pannello attentamente allestito con fonti d’archivio e fotografie d’epoca. Il patrimonio monumentale del centro novarese si è andato definendo lentamente in un arco di tempo che va dal XIII al XVII secolo, ed è soprattutto costituito da edifici di culto e residenze nobiliari d’epoca. Con il supporto del pannello didattico il visitatore potrà apprendere, ad esempio nel sontuoso Duomo (Matrice), delle opere custodite al suo interno: quadri del Catalano (XVI secolo), del Cardillo (XVII secolo), del Russo (XIX secolo); oppure apprendere delle “auree conventuali” che hanno fatto parte del piccolo Borgo novarese e che sono state sapientemente illustrate nei pannelli dell’itinerario collocati nei pressi dei Conventi storici espressione di una radicata ricerca spirituale e mistica della comunità novarese: gli Agostiniani Scalzi presso la Chiesa di San Giorgio Megalomartire (XVII scolo), il Conventino dei Padri Minori Conventuali attivo dal 1237 presso la Chiesa di San Francesco, l’Oratorio di San Filippo Neri (XVII secolo) e il Monastero Cistercense eretto dai Monaci Bianchi nel 1659 dopo il trasferimento dal Cenobio di Vallebona (Badiavecchia) voluto da Ruggero II e fondato dall’Abate Ugo. «Un percorso didattico-culturale necessario finalizzato alla fruizione e alla valorizzazione del nostro patrimonio -ribadisce il Sindaco Girolamo Bertolami-, con il quale avremo modo di avvicinare il turista ai Beni culturali che fanno parte integrante della nostra identità storica». 
Allego foto del Sindaco Girolamo Bertolami.

E’ stato predisposto il primo dei tre percorsi didattici finalizzati alla valorizzazione del patrimonio storico-monumentale del Borgo novarese. Il percorso, denominato “itinerario rosso”, dedicato al patrimonio religioso monumentale del piccolo centro peloritano, è solo il primo dei tre che sono stati programmati dall’Assessorato Gestione e Fruizione dei Beni Culturali e Monumentali dell’Amministrazione Bertolami in seno al progetto “Novara, Museo a cielo aperto”. Nell’itinerario viene trattato e definito il prestigioso patrimonio religioso del paese costituito da ben nove chiese edificate tra il XIII e il XVII secolo. Seguendo le varie tappe del percorso didattico, il turista può non solo ammirare questi capolavori d’arte, frutto delle attente e capaci maestranze locali, ma anche essere edotto sulla storia del singolo monumento e dei suoi tesori nascosti. Un viaggio a ritroso nel tempo ripercorso in ogni pannello attentamente allestito con fonti d’archivio e fotografie d’epoca. Il patrimonio monumentale del centro novarese si è andato definendo lentamente in un arco di tempo che va dal XIII al XVII secolo, ed è soprattutto costituito da edifici di culto e residenze nobiliari d’epoca. Con il supporto del pannello didattico il visitatore potrà apprendere, ad esempio nel sontuoso Duomo (Matrice), delle opere custodite al suo interno: quadri del Catalano (XVI secolo), del Cardillo (XVII secolo), del Russo (XIX secolo).

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