"Vivere il mondo illusorio che il successo ti dà, rischia di mandarti fuori dalla realtà. Tutto dipende da cosa vuoi. Io non ho fatto musica per il successo, il potere o i soldi. Ma il mio posto era evidentemente questo. Sono convinta che il canto sia la forma più alta di preghiera". A parlare è Alice, che il 18 settembre torna con Samsara, il primo album di inediti dopo 14 anni (il precedente, Exit, risale al 1998), al quale hanno collaborato anche Franco Battiato e Tiziano Ferro. In sanscrito Samsara indica l'incessante flusso e la ciclicità della vita, rappresentati da un ruota che gira.
"Cerco di vivere nel presente, consapevolmente, e di vivere ogni attimo. Il presente è frutto del passato e determina il futuro, ma è l'unica realtà", dice all'ANSA Carla Bissi, classe 1954, look casual e classe da vendere, che da novembre a gennaio sarà in tour in Italia e poi proseguirà con una serie di date europee. "Emozionata? "No - risponde con un sorriso contagioso -, sono gioiosa e felice. Non mi sembra vero che questo progetto si stia concretizzando. Non era facile realizzare il disco autonomamente e al di fuori di qualsiasi schema, rinunciando alla distribuzione con una major", aggiunge. Samsara, "frutto di un grande lavoro di squadra", uscirà con la Arecibo, la sua etichetta discografica e verrà distribuito fisicamente da Artist First e in digitale da Believe Digital.
"L'idea - racconta Alice, autrice di due brani dell'album, 'Orientamento' e 'Sui giardini del mondo' - era di essere fondamentalmente interprete e di assemblare canzoni che rispecchiassero un microcosmo, in tutte le sue sfaccettature". Franco Battiato firma con Manlio Sgalambro 'Eri con me': "Era dall"82 che non scriveva una canzone per me. E' stato un regalo straordinario. Gli ho detto che avrei tanto desiderato un brano come L'ombra della luce e lui 'allora vuoi una canzone mistica?'. Gli ho risposto 'si'' e lui 'va bene, ci provero'". Anche Tiziano Ferro ha risposto affermativamente: "Gli avevo chiesto un brano e me ne ha regalati due", dice con orgoglio Alice riferendosi a 'Nata ieri' e 'Cambio casa' (quest'ultimo anche in una trascinante versione remix prodotta da Michele Canova). Nel disco, oltre a Mino Di Martino che firma quattro brani, compaiono anche altri nomi illustri della musica italiana, come quello di Lucio Dalla, di cui Alice riprende una dei brani più significativi, Il Cielo (1968); di Giuni Russo la versione-studio di una rilettura della sua messa in musica della poesia di Totò 'A cchiu' bellà; e dei Califfi, la cui cover di 'Al mattino' chiude idealmente il disco. Ha partecipato a tre Festival di Sanremo, vincendo l'edizione 1981 con 'Per Elisa'. "Tre è il numero perfetto", risponde serena. Rimpianti? "Neanche mezzo: ho fatto tanti errori, ma con la certezza che quella fosse la cosa giusta per me in quel momento". Come dire 'no' alla proposta della Capitol di Los Angeles, giunta subito dopo 'Per Elisa', di incidere il disco in inglese e spagnolo: "Avrei dovuto stare in giro per il Pianeta per tre anni. Mi sono chiesta 'e la vita?'. Ho fatto un profondo esame di coscienza e ho detto no. E - conclude sicura - sono felice di averlo fatto".
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