NAUFRAGIO LAMPEDUSA:TUNISIA,SCONTRI PARENTI DISPERSI-POLIZIA
HANNO ANCHE INCENDIATO CASERME, 13 FERMI
(ANSA) - TUNISI, 12 SET - I familiari di alcuni dei dispersi
del naufragio di Lampedusa, cui si sono uniti altri giovani
della città, hanno attaccato e incendiato ieri notte le caserme
della polizia e della gendarmeria di El Fahs.
Gli attacchi sono scattati quando è stata resa nota dal
Ministero degli Esteri la lista ufficiale dei sopravvisuti al
naufragio e che è stata ritenuta sbagliata.
In particolare, a scatenare la rabbia dei congiunti dei
dispersi sono state le differenze rilevate tra due liste
nominative.
All'attacco e all'incendio delle sedi di polizia e
gendarmeria sono seguiti scontri in strada, nel corso dei quali
le forze di sicurezza hanno effettuato un fitto lancio di
granate lacrimogene per disperdere la folla, ma anche per
impedire che altri uffici pubblici facessero la stessa fine
delle due caserme. Secondo un primo bilancio, tredici persone,
tutte di giovane età, sono state sottoposte a fermo.
(ANSA).
I familiari di alcuni dei dispersi del naufragio di Lampedusa, cui si sono uniti altri giovani della città, hanno attaccato e incendiato ieri notte le caserme della polizia e della gendarmeria di El Fahs.
Gli attacchi sono scattati quando è stata resa nota dal Ministero degli Esteri la lista ufficiale dei sopravvisuti al naufragio e che è stata ritenuta sbagliata. In particolare, a scatenare la rabbia dei congiunti dei dispersi sono state le differenze rilevate tra due liste nominative. All'attacco e all'incendio delle sedi di polizia e gendarmeria sono seguiti scontri in strada, nel corso dei quali le forze di sicurezza hanno effettuato un fitto lancio di granate lacrimogene per disperdere la folla, ma anche per impedire che altri uffici pubblici facessero la stessa fine delle due caserme. Secondo un primo bilancio, tredici persone, tutte di giovane età, sono state sottoposte a fermo.