Pronti, partenza, via. A poche ore dalla presentazione dell'ultimo modello di iPhone le ipotesi su quali novità punterà la Apple si sprecano. Come sempre. I rumor della vigilia, infatti, sono ormai quasi un genere letterario. L'attesa è questa volta ancora più spasmodica perché la concorrenza è agguerrita e dall'iPhone 5, visto lo schema seguito in passato dalla Apple, è lecito aspettarsi faville. Se il melafonino numero tre, infatti, è stato aggiornato dalla versione 3GS, la quarta generazione, profondamente rimaneggiata nel design e nell'operabilità, ha lasciato spazio al 'fratello maggiore' 4S. Una coerenza quasi matematica che lasciò un po' delusi i commentatori (ma sbancò al botteghino).
Cosa offrirà allora Cupertino ai suoi fan per riconfermarsi la regina di cuori degli smartphone? Intanto (pare) uno schermo più grande di quello attuale e la compatibilità con le reti LTE - Long Term Evolution o 4G - in tutto il mondo. Poi, e questo potrebbe non piacere agli utenti della mela morsicata, c'é la questione divorzio con Google. La licenza di usufrutto di YouTube è ad esempio scaduta e l'intenzione pare quella di non rinnovarla: a partire dall'aggiornamento all'IOS6 YouTube non sarà dunque 'precaricato'. L'ipotesi sembra confermata dal fatto che, alla vigilia del lancio del nuovo iPhone, sull'App Store di Apple arriva una nuova applicazione YouTube per iPhone e iPod Touch (quella per iPad sarà lanciata in futuro). Una sorte simile potrebbe poi toccare a Google Maps. Apple, infatti, penserebbe a un proprio sistema di atlante virtuale.
Ma i conigli nel cilindro potrebbero essere ben altri. Per esempio un sistema di riconoscimento delle impronte digitali. Cupertino starebbe per acquisire AuthenTec (per 365 milioni di dollari), società specializzata nella sicurezza dei dispositivi portatili. Secondo il Guardian AuthenTec stava già sviluppando per Apple una tecnologia compatibile a questo utilizzo. La soluzione alla Star Trek avrebbe ancora più senso se si immagina l'introduzione di dispositivi NFC (Near Field Communication) per trasformare i cellulari in carte di credito, così come già succede per gli Andoroid di marca Fujitsu. A concludere la carrellata ci potrebbe infine essere il lancio di un sistema di musica streaming che faccia la concorrenza a Spotify&company. Lo scacchiere è insomma pronto una volta di più, così come i riflettori. L'iPhone 5 sarà d'altra parte il primo melafonino che non avrà ricevuto l'imprimatur del lider maximo Steve Jobs.
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